Treviso, bar e ristoranti senza personale: "Stipendi troppo bassi e mancanza di addetti qualificati"
Pozza, presidente Camera di Commercio Treviso: "Il problema è la tassazione troppo alta degli stipendi"
| Isabella Loschi |
TREVISO - “Cercasi personale”. Sono sempre di più anche in città i locali, bar, osterie e ristoranti, alla ricerca di personale da assumere. Camerieri ma anche banconieri e cuochi. “Non se ne trovano o non sono formati” è la risposta che sentiamo dalla maggior parte dei ristoratori trevigiani. E in vista della prossima stagione estiva le imprese trevigiane fanno i conti con la carenza di addetti.
Tre i fattori che incidono maggiormente sul problema della mancanza di personale: i giorni e gli orari di lavoro che richiedono sacrifico, si lavora nel fine settimana e la sera; una retribuzione non sempre adeguata e la mancanza di personale qualificato e formato. “Alcuni settori sono drammaticamente scoperti – commenta Mario Pozza della Camera di commercio di Treviso e Belluno – penso a quello del turismo con il settore alberghiero che non trova personale qualificato”.
“Dobbiamo certamente lavorare su diversi fronti, compreso quello per mantenere qui i nostri giovani, con salari e prospettive adeguati. A partire dagli stipendi - sottolinea Pozza - Abbiamo una tassazione troppo alta. Se fosse più leggera al dipendente rimarrebbe di più. Inoltre, con stipendi più alti si riuscirebbe a fidelizzare il dipendente, frenando il continuo cambiamento e turnover”.