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24 aprile 2024

Treviso

Treviso, benzina e gasolio oltre 2,2 euro al litro: "La colpa non è dei benzinai, i prezzi sono imposti"

Parin, coordinatore dei Gestori carburanti Treviso: "I speculatori non sono i gestori che guadagnano al litro sempre la stessa cifra"

| Isabella Loschi |

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Treviso, benzina e gasolio oltre 2,2 euro al litro:

TREVISO - Il caro carburanti sta letteralmente mettendo in ginocchio gli autotrasportatori e i cittadini. Benzina e gasolio hanno superato il costo di 2,2 euro al litro. E i prezzi salgono ancora. Rincari che non trovano giustificazione. Mentre il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, grida alla “colossale truffa” sui carburanti, la Procura di Roma ha aperto una indagine per individuare eventuali reati speculativi sui carburanti, e sembra che non sia l’unica: il Codacons promette denunce in tutta Italia per il caro carburanti.

Una situazione sempre più difficile, su cui è intervenuto anche Moreno Parin, coordinatore dell'associazione "Gestori carburanti Treviso”. “Quello che decisamente mi preoccupa è che in questi ultimi giorni sembra stia passando l’idea che gli speculatori sono i gestori”. “Nel comunicato del Codacons - spiega in una nota Parin - si legge “benzina e gasolio venduti oggi presso i distributori sono stati acquistati mesi fa, a prezzi sensibilmente inferiori”. “Se non fosse che buttare soldi non va mai bene denuncerei il Codacons per diffamazione questi non hanno la più pallida idea di come funziona il settore dei carburanti”, commenta Parin che spiega. “Non si capisce come abbiano potuto scrivere mesi al posto di giorni, quando una gestione media “gira” le giacenze in cisterna mediamente ogni quattro giorni; quelle con erogati maggiori ogni due giorni; i più “sfigati”, quelli che vendono sotto la media, al massimo arrivano alla settimana. Non bastasse questo, ricordo che per quanto riguarda gli impianti con il marchio delle compagnie petrolifere, il prezzo di vendita al pubblico è imposto dalle stesse e sempre le stesse impongono di aggiornare i prezzi in tempo reale, alcune lo fanno addirittura in automatico dalla sede. Se poi il gestore dovesse sgarrare ci sono le penali che arrivano alla rescissione del contratto”.

“Per quanto riguarda l’inchiesta aperta dalla Procura di Roma e dalle altre 103 Procure indicate dal Codacons, posso solo dire che è positivo e auspicabile che cerchino gli speculatori, solo che non vorrei che le inchieste puntino a scovare la speculazione tra i gestori controllandone ben 22mila e tralasciando quel numero ristrettissimo di soggetti che sono in grado di speculare sui carburanti”, tuona Parin.

“In questa gravissima situazione - mette in chiaro il coordinatore dell’associazione - il gestore è due volte vittima del caro prezzi. La prima come imprenditore, se così vogliamo chiamarlo: è risaputo che il guadagno del gestore è pro-litro, non guadagna in percentuale, prende mediamente 3,5 centesimi di euro al litro, che poi un litro costi uno, due o tre euro nulla cambia, sempre quello guadagna su un litro di carburante. Oggi su un rifornimento di 50 euro il gestore guadagna 90 centesimi, lordi da tasse e costi vari, se poi questi 50 euro sono pagati con bancomat o carta di credito pagherà subito 30 centesimi di commissioni, e, oggi, i pagamenti con la moneta elettronica riguardano quasi il 70% delle vendite di carburanti. La seconda avviene quando riempie il serbatoio della sua autovettura perché, oltre allo sconto di 3,5 centesimi al litro, subirà lo stesso salasso dei propri clienti”.

Parin snocciola i numeri relativi ai recenti aumenti sul prezzo di benzina e gasolio. “La media dei prezzi di benzina e gasolio rilevata dal Platts sul mercato del mediterraneo nel periodo maggio-dicembre 2021 era di 0,475 euro- litro per la benzina e 0,467 euro-litro per il gasolio (media alla pompa in self-service: 1,683 euro benzina - 1,544 euro gasolio). Dai primi di gennaio è cominciata una progressiva corsa al rialzo che l’8 marzo ha fatto segnare questi numeri: 0,858 euro-litro per la benzina e 1,100 euro-litro per il gasolio, un aumento di 0,383 euro-litro la benzina e 0,633 euro-litro il gasolio (media alla pompa in self-service: 2,003 euro benzina - 1,905 euro gasolio). Oggi i prezzi medi di vendita in self-service sono questi: benzina 2,214 euro e gasolio 2,218 euro (fonte dati: Staffetta Quotidiana)”.

“I benzinai - conclude Parin - non hanno responsabilità. E’ una categoria di imprenditori con una libertà di impresa fortemente limitata dal rapporto con le compagnie petrolifere, accusarli di tutti i mali del settore è ingiusto e disonesto”.

 


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