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28 marzo 2024

Treviso

Treviso, striscione contro la Cgil: "Servi dello Stato"

Il segretario generale Visentin condanna il gesto: "Si plachino gli animi, noi andiamo avanti"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

striscione sede Cgil Treviso

TREVISO - E’ apparso questa mattina davanti alla sede della Cgil di Treviso di via Dandolo uno striscione bianco con la scritta rossa “Cgil servi dello stato”.

Immediatamente rimosso dalla recinzione dove era stato appeso il segretario generale Mauro Visentin nel condannare lo sconsiderato gesto, presumibilmente di qualche isolato facinoroso, stempera i toni: “Lo Stato, repubblicano e democratico, fondato sul lavoro, quello stato siamo noi tutti e tutte. Servirlo dunque è farsi carico responsabilmente dei bisogni e degli interessi della collettività, che vanno oltre a quelli individuali. Servire lo Stato è garantire il bene comune in tutte le sue forme e ambiti, in primis salute e lavoro. Non ci facciamo intimidire, anzi, restiamo saldi nel convincimento che il sindacato sia ancora una volta, e in particolare proprio in questa complessa e delicata fase, presidio e baluardo dei valori costituzionali e democratici, a salvaguardia della salute pubblica e a tutela dell’occupazione”.

 “La Cgil è nel mirino - continua Visentin - lo è stata a Roma la scorsa settimana e ora anche nel nostro capoluogo ma questo non ci spaventa ci rafforza nel perseguire sulla strada della difesa dei diritti civili e del lavoro. Per il bene di tutti, in questo momento è necessario abbassare i toni e placare gli animi. La contrapposizione pro Green Pass e no Green Pass è sterile e produce solo conflitto, divisione tra i lavoratori, spaccatura nella nostra società.

"A tutti i livelli di governo e rappresentanza, abbiamo più che mai il dovere di gestire questa fase transitoria di fine emergenza sanitaria, accompagnando i più alla vaccinazione, nel convincere gli indecisi e nel portare a conclusione i cicli vaccinali. Alla pari - aggiunge Mauro Visentin -, è necessario trovare la quadra per la gestione dei tamponi, che ricordo fino a poco tempo fa gratuiti. Una gestione questa che spetta alle istituzioni regionali, ma che impone un atto di responsabilità anche da parte delle parti datoriali e delle imprese, affrontando questi prossimi mesi contenendo le tensioni e rispondendo i bisogni di tutti i lavoratori, a tutela del sistema sociale e produttivo”.

 Sull’episodio di via Dandolo sono già state allertate le forze dell’ordine e il sindacato si riserva di sporgere denuncia contro ignoti.

 


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Isabella Loschi

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