A TREVISO STRISCIONI ANTI-ROMA
Futura Park, "Adesso basta"
TREVISO - "Dal Po in giù la Celtic solo in tv" e "Pretoriano chi legge". A volte anche l'immancabile "Roma ladrona".
Il caso degli striscioni esposti allo stadio trevigiano di Monigo ogni volta che il Benetton gioca i suoi match casalinghi di Celtic League o Coppa Europa Heineken rischia di finire in Parlamento, riaccendendo la polemica fra i leghisti e i politici della capitale, manifestatasi all'epoca in cui Roma era stata scelta al posto dei veneti per la Lega Celtica ed anche ogni volta che si parla dell'eventualità che a Roma si svolga un gran premio di formula uno.
Di sicuro c'é che il rugby, anomalia tutta italiana, non è più lo sport che unisce.
In Irlanda c'é un'unica nazionale, con cattolici e protestanti insieme in nome della palla ovale, in Sudafrica contribuisce sempre di più ad annullare ogni distinzione fra bianchi e neri, in Italia invece il solco fra il nord e il resto della penisola si allarga, purtroppo non solo in senso tecnico.
Non è ancora secessione ma gli striscioni anti-Roma a Treviso continuano ad essere esposti: è successo anche sabato scorso quando i Leoni trevigiani hanno battuto gli irlandesi del Connacht. Dalla capitale lamentano anche i continui attacchi di "certa stampa del nord" a quella Rugby Roma Olimpic, che dei Pretoriani avrebbe dovuto essere uno dei club costituenti, ed al suo presidente Paolo Abbondanza. Quest'ultimo è sotto tiro perché si è rivolto alla giustizia ordinaria in relazione a due lodi arbitrali persi (e poi regolati a livello economico) nei confronti dell'ex allenatore di Roma Stefano Bordon e di una socia e segretaria della società.
E' stato punito con tre mesi d'inibizione e 500 euro di multa per violazione della clausola compromissoria ma questa decisione in Veneto non è piaciuta, visto che da quelle parti si è più volte fatto notare che il rivolgersi alla giustizia ordinaria può essere punito con un pesante penalizzazione alla squadra.
"Forse perché così se ne avvantaggerebbe Venezia", fanno notare alla Roma Rugby, riferendosi al rischio di retrocessione del team lagunare. In risposta a tutto ciò, ed agli insulti, la Roma 'ovale' aveva fatto preparare uno striscione con la scritta "Forza Treviso" da esporre ieri alle Tre Fontane nel corso del match contro il GranDucato Parma, ma la pioggia caduta copiosamente sulla capitale ha fatto scolorire la scritta.
Fair-play a parte, la Futura Park ha comunque deciso di reagire facendo circolare una nota in cui si sottolinea che "siamo amareggiati perché, qualche tempo fa, le squadre del massimo campionato lavoravano insieme per portare più pubblico negli stadi e soprattutto più bambini a giocare. Oggi un certo giornalismo legato al rugby è diventato gossip, ed è quanto di più lontano dai nostri valori. Non solo. A titolo esemplificativo ci viene da citare gli striscioni comparsi a Treviso che recitano 'Dal Po in giu' la Celtic solo in tv' oppure 'Pretoriano chi legge'".
"Passi la goliardia - continua la società romana 5 volte campione d'Italia -, ma quando gli striscioni diventano routine, le società dovrebbero intervenire per evitare che queste situazioni possano ripetersi". Quanto a certi articoli, "vengono da una precisa parte geografica: qualcuno gode ad attaccarci.
Il nostro presidente è stato inibito, ma i nostri avvocati stanno valutando se vi siano le condizioni per adire le vie legali contro queste speculazioni. Il rugby non è politica, è altro e noi vogliamo continuare a fare il nostro lavoro in pace".