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19 aprile 2024

Treviso

A Treviso tasse scontate per chi salva gli affreschi dell’Urbs Picta

L’amministrazione vuole incentivare al recupero e conservazione degli affreschi delle facciate dei palazzi come “bene comune”

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

urbs picta

TREVISO - Un viaggio in una Treviso del passato, che parte dal Medioevo, passa per l’epoca rinascimentale e si intreccia con riferimenti legati a fasi ed eventi più recenti.
Tutto questo attraverso gli affreschi medievali, le finte tappezzerie, ma anche miti e leggende e animali fantastici dipinti sulle facciate dei palazzi e edifici storici della città di Treviso. E’ la Urbs Picta. Un patrimonio storico, culturale e artistico che rischia di sparire, cancellato dal tempo e dall’usura.

E proprio per non disperdere un patrimonio unico nel suo genere, che racconta e rappresenta la città, l’amministrazione comunale ha deciso di andare incontro a coloro che vogliono avviare i lavori di recupero, restauro e riqualificazione di queste facciate dei palazzi. “Abbiamo deciso di dispensare dal pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico chi avvia un cantiere per il restauro di affreschi e dipinti sulle facciate dei palazzi”, spiega il sindaco Mario Conte. “Senza contare l’abbattimento del30%degli altri oneri di urbanizzazione”.

L’amministrazione quindi vuole incentivare e facilitare al recupero e conservazione dell’Urbs Picta come “bene comune”. Lo fa partendo proprio dal cantiere per il restauro della facciata dell’ex residenza Zanchetta di via San Nicolò che presenta affreschi risalenti all’XVI secolo, oggi in cattivo stato di conservazione “a causa dell’esposizione esterna di fenomeni di condensazione superficiale, invecchiamento e mancata manutenzione”, si legge nella delibera approvata dalla giunta. L’ultimo intervento risale a vent’anni fa.

Il progetto di recupero è stato approvato dalla Soprintendenza e il cantiere è pronta a partire. Ma i proprietari dell’immobile hanno chiesto al Comune di poter essere esentati dal pagamento di alcuni oneri di urbanizzazione, a cominciare dalla Cosap. Da qui l’ok per l’esenzione della Cosap, circa 3mila euro, da parte del comune.

“L’impegno economico è rilevante da affrontare in un periodo decisamente poco favorevole per tutti - ha sottolineato Cà Sugana. “Inoltre gli affreschi esterni incarnano perfettamente il concetto di bene comune pur essendo l’immobile proprietà privata, essendo visibili e godibili dall’intera comunità”.

 


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Isabella Loschi

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