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23 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

TRUFFA DEI TICKET: TRA I FURBETTI ANCHE DIPENDENTI DELL'ULSS7

Mentivano sul reddito e sull'età per non pagare il ticket

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

Pieve di Soligo - Duecento persone sono state denunciate dalla Guardia di finanza di Treviso nell'ambito delle indagini su una truffa ai danni del servizio sanitario nazionale.

Fra i soggetti denunciati per aver truffato l’Ulss 7, e quindi tutti noi, ci sono anche un medico, più di un imprenditore, fra cui un titolare di un’agenzia immobiliare, un esponente di un ente comunale di assistenza, un responsabile di un’associazione di volontariato dirigenti scolastici, consulenti del lavoro e anche una decina di dipendenti della stessa azienda sanitaria.

Persone che pur avendo un reddito superiore ai 100 mila euro si fingevano disoccupati o autocertificavano redditi inferiori a 36 mila euro annui. Insomma finti poveri che per non aver sborsato qualche decina di euro si sono beccati una denuncia per truffa.

Stamani il tenente colonnello Giuseppe De Maio (nella foto), Comandante del nucleo di polizia tributaria della  Guardia di Finanza di Treviso, ha presentato l’ultima tranche dell’indagine che ha smascherato in totale 378 persone che avevano deciso che era meglio fingersi poveri per non pagare il ticket.

E oltre a sostenere di percepire redditi familiari inferiori alla soglia di legge, molti indagati hanno dichiarato età superiori ai 65 anni oltre la quale i contributi per le prestazioni sanitarie non sono dovute, o qualificandosi con l'identità di figli minori di sei anni perché in questo caso avrebbero potuto godere di esenzioni.

I reati di cui dovranno rispondere alla magistratura sono di truffa e falso ideologico.

L’operazione “No ticket” ha coinvolto per molti mesi i finanzieri che hanno passato al setaccio oltre 35 mila prescrizioni erogate dall’Ulss di Pieve di Soligo nel 2006. Hanno esaminato un campione di 2.500 prescrizioni che hanno consentito di scoprire che 700 erano autocertificazioni false.

Stimando un valore medio per prescrizione di 35 euro, la cifra frodata alle casse dell’Ulss 7 risulta essere di circa di 24.500 euro, poca  cosa se paragonati alla truffa ai danni dell’Ulss 9 messa in atto dalla ex dipendente Loredana Bolzan,  che ha sottratto 4 milioni di euro.

"Ma si tratta certamente di un fenomeno  assai preoccupante - ha commentato il comandante De Maio - non solo per la truffa in sé, ma anche perché a metterla in atto sono state persone benestanti residenti nella ricca Marca."

Le indagini naturalmente proseguiranno. I militari andranno a spulciare anche le prescrizioni di altre annate e quelle effettuate anche altre due Ulss trevigiane.

Questa truffa quando venne alla luce poco più di un anno fa, sollevò non poca indignazione fra le persone oneste, e si spera che sia anche servita da deterrente per tutti quei furbetti che per fortuna non sempre riescono a farla franca.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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