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18 giugno 2025

Economia e Finanza

Trump avvisa l'Europa: “Dazi al 50% dal 1° giugno”. E' deciso

Mercati in caduta e rischio guerra commerciale

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Dazi al 50% dal 1° giugno

L’annuncio è arrivato nella mattinata del 23 maggio direttamente dal social Truth: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato l’intenzione di introdurre dazi del 50% su tutte le merci importate dall’Unione Europea a partire dal 1° giugno 2025. La decisione, motivata dalla “frustrazione per lo stallo nei negoziati commerciali”, ha immediatamente scosso i mercati finanziari e riacceso i timori di una nuova guerra commerciale tra le due sponde dell’Atlantico.

Trump ha accusato l’Unione Europea di essere “nata per approfittarsi degli Stati Uniti sul commercio”, citando “barriere commerciali, IVA, multe alle aziende americane, ostacoli non monetari, manipolazioni valutarie e cause ingiuste” che, secondo la Casa Bianca, avrebbero generato un deficit commerciale superiore a 250 miliardi di dollari l’anno a sfavore di Washington. “Le nostre discussioni con loro non stanno andando da nessuna parte”, ha scritto Trump, sottolineando la volontà di colpire la UE con una tariffa “diretta e senza eccezioni”.

Reazione dei mercati e impatto economico
L’effetto sui mercati è stato immediato: le principali Borse europee hanno chiuso in forte calo, con Milano a -3%, Parigi a -2,67%, Francoforte a -2,14% e Amsterdam a -1,81%. Anche Wall Street ha risentito della tensione, con i futures in netto ribasso. Secondo Bloomberg Economics, i nuovi dazi potrebbero colpire oltre 320 miliardi di dollari di scambi tra Stati Uniti e Unione Europea, con un impatto stimato di -0,6% sul PIL americano e un aumento dei prezzi al consumo di almeno lo 0,3%.

Le ragioni della svolta e lo scenario negoziale
La mossa di Trump arriva dopo mesi di trattative bloccate tra Washington e Bruxelles. L’UE aveva recentemente presentato una nuova proposta, giudicata però insufficiente dalla Casa Bianca. Il segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, ha spiegato che la pausa di 90 giorni sulle tariffe reciproche, annunciata ad aprile, era stata concessa per favorire un accordo, ma la lentezza europea avrebbe spinto Trump a questa “risposta muscolare”.

Non è la prima volta che la Casa Bianca minaccia misure protezionistiche di questa portata: già ad aprile erano stati introdotti dazi del 20%, poi sospesi per favorire il dialogo. Ora, però, la minaccia è superiore e rischia di diventare realtà già dal 1° giugno.

Le possibili contromosse europee
La Commissione Europea, per ora, non ha rilasciato commenti ufficiali, ma secondo fonti diplomatiche starebbe valutando una strategia di rappresaglia su oltre 100 miliardi di dollari di prodotti americani, tra cui auto, bevande alcoliche, beni industriali e aerei Boeing. La discussione tra i 27 Stati membri è prevista fino al 10 giugno, ma l’unità d’azione europea sarà fondamentale per rispondere efficacemente alla sfida di Washington.

Prospettive geopolitiche
L’inasprimento dei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea rischia di indebolire l’alleanza storica tra le due potenze occidentali, proprio mentre la Casa Bianca cerca di isolare la Cina e rinegoziare i rapporti con i principali partner globali. Secondo diversi analisti, la scelta di Trump potrebbe spingere la UE a rafforzare la propria autonomia strategica e a cercare nuove alleanze commerciali, con possibili ricadute anche sulla stabilità dei mercati internazionali.

L’annuncio dei dazi al 50% contro la UE rappresenta un nuovo punto di svolta nelle relazioni transatlantiche. Se confermata, la misura avrà effetti profondi su economia, commercio e geopolitica globale, aprendo una fase di incertezza che potrebbe durare mesi. L’attenzione ora si sposta sulle prossime mosse di Bruxelles e sulle eventuali aperture negoziali da parte della Casa Bianca.

 



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