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28 marzo 2024

Esteri

Trump resta bannato da Facebook

La decisione di oggi del board della creatura di Mark Zuckerberg. L'ex presidente Usa messo al bando per la posizione rispetto all'assalto al Congresso da parte dei suoi sostenitori a gennaio. Per comunicare lancia il suo sito

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Trump resta bannato da Facebook

USA - Trump resta fuori da Facebook. La conferma del bando del 7 gennaio scorso è arrivata oggi dall'Organismo di vigilanza del Board della creatura di Mark Zuckerberg e riguarda anche Instagram. L'allontanamento dai social dell'ex presidente degli Stati Uniti è stato deciso, dopo la sua presa di posizione rispetto all'assalto al Congresso da parte dei suoi sostenitori. La commissione ha stabilito che "nell'insistere su una narrativa infondata delle frodi elettorali e nella persistente richiesta di un'azione, Mr Trump ha creato un ambiente, dove c'era un serio rischio di violenze". Nel ricordare che non sono appropriate delle sospensioni a tempo indeterminato, la commissione chiede a Facebook di rivedere la propria decisione per sviluppare "una risposta proporzionata che sia coerente con le regole che sono applicate agli altri utenti della sua piattaforma". La commissione infine afferma che "entro sei mesi da questa decisione, Facebook deve riesaminare la punizione arbitraria stabilita il 7 gennaio e decidere l'appropriata punizione".

 

Il perché di una decisione

Facebook è stato la prima piattaforma di social media a sospendere Trump dopo i fatti del 6 gennaio, seguito poi da Twitter e gli altri, una decisione che da allora è stata approvata da molti convinti che l'uso fatto dall'ex presidente dei social media per veicolare accuse infondate di frodi elettorali erano all'origine delle violenze. Ma molti altri hanno condannato la decisione come un pericoloso precedente di censura da parte dei giganti del tech nei confronti della politica.

 

Cos'è il Board di Fb

Il Facebook Oversight Board è una commissione creata da Facebook per dare la possibilità di appellarsi alle decisioni prese della società e valutare, in modo indipendente, se queste "siano state prese in accordo con i valori affermati", secondo quanto proposto dallo stesso fondatore di Facebook Mark Zuckerberg nel 2018. Operativa dall'ottobre dello scorso anno, la commissione, ribattezza la "Corte Suprema di Facebook", è composta da 20 esperti internazionali di informazione, disinformazione, libertà di espressione ed estremismo. Prima di affrontare la, spinosa, questione del bando di Trump, la commissione si è espressa, tra le altre cose, sulla disinformazione riguardo al Covid. Finora si è espressa per sei volte contro le decisioni prese da Facebook ed in due casi le ha confermate.

 

La sfida di Trump

Per arginare la messa al bando, è bannato anche da Twitter, lo stesso Trump ha lanciato un nuovo sito, "una piattaforma per la comunicazione", elaborata dalla società di servizi digitali Campaign Nucleus. Si tratta, spiegano nel video di presentazione, di una ''piattaforma per la comunicazione'' che pubblicherà documenti ''direttamente dalla scrivania'' del predecessore di Joe Biden. E che sarà "un luogo per parlare liberamente e in sicurezza" in un ''momento di silenzio e bugie'', come si legge sullo stesso sito. "Sorge un faro di libertà. Un luogo dove parlare liberamente e in sicurezza" recita il filmato di presentazione della nuova piattaforma.

 



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