Il trust fa bene alla continuità delle imprese famigliari, ma va ritagliato su misura
Capita spesso nelle imprese di famiglia (in Veneto il 74% delle imprese con oltre 20 milioni di fatturato risulta a controllo famigliare) che l'imprenditore sia combattuto tra il desiderio di pianificare il passaggio dell'impresa alle generazioni successive e la preoccupazione che gli eredi non siano ancora pronti (per età o per percorso professionale) ad intestarsi direttamente (in tutto o in parte) le quote dell'impresa, con le responsabilità che ne derivano. L'utilizzo del trust può rivelarsi molto utile in queste situazioni, poiché grazie all'estrema flessibilità consente di pianificare un passaggio generazionale graduale.
Dal testamento al trust, passando per la donazione e il patto di famiglia. La pianificazione del proprio patrimonio è un tema che tocca da vicino migliaia di imprese familiari, anche trevigiane, che devono affrontare il passaggio generazionale. Se ne è avuto conferma dall’ampia partecipazione di imprenditori, commercialisti, avvocati e notai, giunti al Palazzo della Luce di Treviso dalla provincia e più in generale da tutto il Nordest, per partecipare al convegno dal titolo “Strumenti di trasmissione del patrimonio: quali sono le opportunità del trust?”.
Moderato da Gianluca Scarcella, Regional Manager di Credem Euromobiliare Private Banking, l’evento ha visto la partecipazione di Francesca Romana Lupoi, presidente de "Il trust in Italia – ETS", e di Giuseppe Lepore, esperto iscritto al registro dei Trustee.
Durante l’incontro i relatori hanno analizzato un caso pratico per far comprendere al pubblico presente come si applica concretamente il trust nella pianificazione patrimoniale, offrendo un ventaglio di soluzioni per risolvere problemi reali e assicurare la continuità della gestione patrimoniale attraverso il passaggio generazionale, fase delicata che molte imprese famigliari si trovano prima o poi ad affrontare (anche se il passaggio generazionale è una priorità, oggi tre imprese su quattro ancora non pensano al “dopo”). Una strada impervia, irta di ostacoli. “La tutela dell’imprenditore – hanno sottolineato i relatori – è garantita solo da una consulenza affidata ad un team di diverse professionalità capace di approfondire le esigenze e ritagliare una soluzione su misura. Tra i vari strumenti, il trust può dare interessanti opportunità”.