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16 aprile 2024

Esteri

Turchia, auto sulla folla: muore ventenne Molotov contro uffici del partito al governo

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Turchia, auto sulla folla: muore ventenne Molotov contro uffici del partito al governo

ANKARA - Ancora scontri a Istanbul e ad Ankara, dove la polizia è tornata domenica notte a disperdere i manifestanti in piazza per contestare il governo di Recep Tayyip Erdogan.

Un giovane manifestante turco è morto a Istanbul dopo essere stato travolto da un'auto lanciata contro un gruppo di dimostranti. Lo ha annunciato l'associazione medica turca Tbb, spiegando che l'incidente risale a ieri. La vittima è un ragazzo di 20 anni, Mehmet Ayvalitas. Nell'incidente altre quattro persone sono rimaste ferite. In mattinata era stata dichiarata la "morte cerebrale" di un altro giovane manifestante, raggiunto da un colpo d'arma da fuoco alla testa durante le proteste ad Ankara

Da una manifestazione pacifica per contestare l'abbattimento di una vasta area verde a Istanbul in vista della costruzione del terzo ponte sul Bosforo, la protesta ha assunto un carattere più politico, con i contestatori che si sono rivolti direttamente contro Erdogan definendolo un ''dittatore'' e chiedendo le sue dimissioni.

Gli scontri con le forze dell'ordine, secondo dati ufficiali, hanno portato al ferimento di 58 civili e 115 agenti. Un numero decisamente più alto è invece fornito dalle fonti mediche di Ankara, che parlano di almeno 400 civili feriti.

La sede di Amnesty International che si trova vicino a piazza Taksim a Istanbul ha aperto le sue porte ai manifestanti feriti, trasformandosi in una sorta di pronto soccorso.

Erdogan ha rivolto un appello alla calma dopo un fine settimana di violenti scontri. Nel corso di una conferenza stampa all'aeroporto di Istanbul, prima di partire per una visita ufficiale in Marocco, ha chiesto alla popolazione turca di non cedere alla tentazione di partecipare a manifestazioni che, ha insistito, sono organizzate da ''elementi estremisti''.

''Siate calmi, rilassati e tutto questo passerà - ha detto Erdogan - Questa è una protesta organizzata da estremisti. Il fatto che il partito Ak abbia aumentato i suoi voti in tre elezioni e che abbia vinto due referendum, mostra quanto il popolo di questa nazione sostenga il partito AK''.

Proprio questa mattina alcuni manifestanti hanno dato fuoco ad alcuni uffici del partito al governo. Nella città portuale di Izmir, nell'ovest del Paese, i manifestanti hanno lanciato molotov contro gli uffici dell'Ak scatendando un incendio poi sedato dai vigili del fuoco, come riporta l'agenzia di stampa 'Dogan'. Le strade attorno all'ufficio di Erdogan a Istanbul sono state chiuse dalla polizia che ha lanciato gas lacrimogeni per tenere lontani i dimostranti.

Erdogan ieri ha respinto le accuse di essere ''un dittatore'' e ha detto ai manifestanti: ''Se voi amate questo Paese, se amate Istanbul, non cadete in questi giochi'' che, ha spiegato in un discorso televisivo, sono condotti da una frangia estremista.

Ben poco, comunque, si è visto di questa protesta sui media turchi, in particolare sulle emittenti televisive, mentre un ruolo determinante nel diffondere le informazioni in merito lo hanno avuto i social media Facebook e Twitter. Tanto che Erdogan ha affermato che ''ora c'è una nuova minaccia che si chiama Twitter. Le bugie migliori si possono trovare qui. Per me, i social media sono la peggiore minaccia della società''.

Il premier turco ha annunciato che i servizi turchi di intelligence stanno indagando su possibili legami tra le violenze verificatesi nelle proteste contro il governo in corso da giorni a Piazza Taksim, a Istanbul, e alcuni soggetti stranieri. Il paese, ha detto Erdogan, sta vivendo una "primavera turca" non cadrà nel tranello degli "invidiosi" che vogliono trasformarla in un "inverno".

A proposito delle proteste contro il governo il presidente turco Abdullah Gul ha affermato: "Se qualcuno ha delle obiezioni, non c'è niente di più naturale che esprimerle", ma "ognuno dovrebbe dimostrare moderazione".

Intanto, gli hacker informatici di Anonymous hanno lanciato un duro attacco contro il governo turco, in risposta alle violenze. In un video postato su YouTube il gruppo ha annunciato l'azione '#opTurkey' contro i siti ufficiali del Paese.

(Adnkronos/Aki)

 



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