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29 marzo 2024

Treviso

Turismo: "Quasi 3mila assunzioni programmate per l’estate, ma un addetto su 3 è introvabile"

Si cercano chef, camerieri, addetti all’accoglienza. Gruppo Turismo:"Per il 34,4% delle imprese questi profili sono difficilmente reperibili"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

addetti all’accoglienza

TREVISO - Città d’arte, alberghi e terme in crisi nera per la prima parte del 2021 con un -60% sugli arrivi dei turisti nel primo quadrimestre e -50% di presenze. Confrontando i dati pre-pandemia gli arrivi sono calati dell’85%. Un periodo nero per i flussi turistici di Treviso e Padova che nel confronto con i primi quattro mesi del 2019, prima della pandemia, hanno perso 618.505 arrivi (-73,5%) e 1.449.985 presenze (-66,3%).

Ora tra green card e riaperture, si spera in una almeno ripresa per la seconda parte dell’anno, soprattuto in questi mesi estivi. Le previsioni stimano da giugno a settembre per il Veneto 5,3 milioni di arrivi (italiani e stranieri) che generano 22,4 milioni di presenze, con un incremento rispettivamente pari al +11,4% e al +7,4% rispetto all’estate 2020 (fonte: stima Demoskopika-Unisannio).

Una ripartenza che comincia a trasferirsi alla domanda di lavoro. Sono 2.880 le assunzioni programmate dalle imprese del settore turistico alberghiero di Treviso e Padova nel trimestre giugno-agosto (16.510 in Veneto). Tecnici qualificati dei servizi turistici, chef, camerieri, addetti all’accoglienza: ma per oltre un terzo delle imprese (34,3%) questi profili sono difficilmente reperibili o introvabili.

“Siamo ancora in una situazione difficile e senza precedenti - dichiara il presidente del Gruppo Turismo, Riccardo Ruggiero, nel corso dell'assemblea del Gruppo che ha eletto alla vicepresidenza Roberta Basso, delegata per Treviso, Cristina Borile e Marilena Lovo, delegate per il comparto Termale Euganeo - che chiede un impegno straordinario a noi come imprenditori e associazione, ma anche, e direi soprattutto, al Governo e agli enti locali per assicurare interventi adeguati alle difficoltà di un settore in cui molti operatori hanno registrato perdite anche superiori all’80%. C’è l’esigenza di reiterare o potenziare alcune misure indispensabili nell’immediato, come l’estensione del bonus affitti, l’eliminazione della seconda rata Imu e l’estensione della decontribuzione. Ma anche di una visione di medio lungo periodo per costruire un percorso di accompagnamento, sostenere la liquidità e il riequilibrio economico, la riqualificazione delle strutture”.

“In questa delicatissima, e tanto attesa, fase di ripartenza per il turismo - sottolinea il Presidente Ruggiero - sta accadendo qualcosa di paradossale. Con crescente frequenza, gli imprenditori non riescono a reperire le professionalità e i profili normalmente in forza al settore durante i periodi di alta stagionalità. Anche perché il prolungato stop forzato ha spinto molti addetti a trovare nuovi impieghi o preferire il sussidio”.

 


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