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28 aprile 2025

Italia

Uccide i figli a coltellate per punire la moglie che non voleva portare il velo

Le vittime avevano 8 e 12 anni

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Uccide i figli a coltellate per punire la moglie che non voleva portare il velo

PERUGIA - Un 44enne di nazionalità marocchina, Mustafa Hajjiji, ieri sera ha ucciso, accoltellandoli alla gola, i suoi due figli di 8 e 12 anni nella casa dell'ex convivente. I bambini, il maschio più piccolo e la femmina di poco più grande, vivevano con la madre in un appartamento a Umbertide, in provincia di Perugia, da quando, poco tempo fa, i genitori avevano deciso di separarsi.

L'uomo dopo il gesto ha tentato il suicidio. Ricoverato al nosocomio di Città di Castello con delle ferite da taglio al collo e al polso sinistro, è stato operato e poi trasferito in Rianimazione. E' fuori pericolo. Una nota dell'ospedale spiega che le sue condizioni sono ''stabili ma non critiche''.

In nottata per lui è stato formalizzato l'arresto per duplice omicidio. Mentre l'autopsia sui corpi dei due bambini potrebbe essere svolta già domani dal medico legale Sergio Scalise.

Hajjiji ieri sera, intorno alle 21, ha telefonato alla moglie dicendo che la stava facendo finita. Non voleva arrendersi alla separazione. Lei si trovava nel ristorante in cui lavora.

Immediatamente ha mandato il 118 a casa del marito a Città di Castello. Solo in un secondo momento ha scoperto quanto era accaduto. I cadaveri dei bambini erano uno sull'altro nel bagno. Anche il padre, ferito, era in bagno, da cui poi è stato prelevato e portato in ospedale dove è piantonato.

Dopo aver ucciso i figli, Hajjiji ha scritto qualcosa col sangue su dei fogli appoggiati sul tavolo della cucina. Probabilmente, riferisce chi ha potuto vederli, si trattava di fogli che i bambini stavano usando per fare i compiti. Al momento non è stato possibile sapere il significato della scritta. Inoltre l'uomo avrebbe anche lasciato un'altra lettera, sempre scritta in arabo. Una lettera scritta con una penna, ritrovata sul tavolo macchiata di sangue.

Secondo quanto si apprende, Hajjiji, un operaio regolare sul territorio, era già stato denunciato per maltrattamenti in famiglia. La madre dei due bambini aveva infatti denunciato il marito neanche un mese fa per minacce, lesioni e maltrattamenti. La donna aveva riferito ai carabinieri della stazione di Città di Castello che l'uomo le aveva puntato un coltello contro minacciandola.

A quanto emerge dalle indagini dei carabinieri coordinati dal pubblico ministero Mario Formisano, la madre dei due bambini uccisi aveva litigato con il marito per questioni legate al velo. Secondo quanto si apprende, la volontà della donna di non indossare il velo e di essere più indipendente potrebbe essere all'origine dei dissidi tra i due.

Per il giorno delle esequie dei due bambini è stato proclamato il lutto cittadino. Lo ha deciso la giunta comunale di Umbertide che ha anche deliberato il sostegno psicologico ai compagni di scuola delle vittime. Nella stessa delibera il Comune di Umbertide si è impegnato anche a sostenere le spese per i funerali o in alternativa a corrispondere la relativa somma alla madre. Sarà inoltre rispettato un minuto di silenzio in tutte le strutture pubbliche.

Il Comune ha infine manifestato la volontà di costituirsi parte civile nell'eventuale processo a carico dell'omicida.

(Adnkronos/Ign)

 



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