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20 giugno 2025

Cronaca

Ucraina, Putin risponde a ultimatum Ue: "Negoziati dal 15 maggio". Zelensky: "Pronti a incontro, ma tregua da domani"

Il numero uno del Cremlino: "Colloqui con Kiev a Istanbul". La replica del leader ucraino, che chiede il cessate il fuoco immediato.

| La redazione |

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Putin e Zelensky

UCRAINA / RUSSIA - Dopo l'ultimatum dei leader Ue, arriva la risposta di Vladimir Putin alla richiesta di una tregua totale di 30 giorni tra Russia e Ucraina a partire da lunedì, lanciata ieri dai 'volenterosi' riuniti a Kiev. Il leader del Cremlino prende tempo rimandando a giovedì prossimo l'inizio di possibili negoziati "senza alcuna precondizione", aprendo nel contempo a una ripresa delle relazioni con i Paesi europei e passando la palla all'Ucraina, accusata di aver sempre rifiutato le "ripetute" proposte di Mosca per un cessate il fuoco. Alle parole del leader russo risponde l'ucraino Volodymyr Zelensky, che si dice pronto a incontrare Mosca, ma rilancia chiedendo una tregua "a partire da domani", lunedì 12 maggio, come concordato dai leader Ue ieri a Kiev.

Negoziati dal 15 maggio con Kiev, accuse a Ucraina e Ue: cosa ha detto Putin
"La Russia non ha mai chiuso la porta al dialogo con l'Ucraina e ha proposto a Kiev di riprendere i negoziati a Istanbul dal 15 maggio", le parole di Putin in una dichiarazione dal Cremlino. "Abbiamo ripetutamente proposto misure per il cessate il fuoco. Non abbiamo mai rifiutato il dialogo con la parte ucraina. Permettetemi di ricordarvelo ancora una volta: non siamo stati noi a interrompere i negoziati nel 2022. È stata la parte ucraina", ha dichiarato il presidente russo. "A questo proposito, nonostante tutto, proponiamo che le autorità di Kiev riprendano i negoziati interrotti alla fine del 2022, e senza alcuna precondizione", ha detto.

"In questo momento c'è una guerra in corso, la Russia propone di riprendere le trattative - ha poi ribadito .- Chi vuole la pace non può non sostenere quest'iniziativa. La Russia è pronta per un dialogo serio con l'Ucraina, la chiave è eliminare le cause all'origine del conflitto". La proposta russa, ha poi scandito, "è sul tavolo, la decisione ora spetta agli ucraini e ai loro tutori". Secondo Putin, "durante il cessate il fuoco in occasione della parata della Vittoria, Kiev ha effettuato cinque tentativi di attaccare le regioni russe al confine, l'accusa rivolta dal presidente russo durante la dichiarazione. Nei tre giorni di tregua proclamati da Mosca, "si sono verificati cinque tentativi mirati di attaccare il confine della Federazione Russa", ha detto, accusando l'Ucraina di aver "violato la moratoria sugli attacchi alle infrastrutture energetiche e la tregua pasquale non è stata rispettata".

Putin ha detto di avere quindi "in programma" per domani un colloquio con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in merito a Istanbul come sede di possibili negoziati. "Vorrei chiedergli di concedere questa opportunità per condurre negoziati in Turchia. Spero che confermerà il suo desiderio di contribuire alla ricerca della pace in Ucraina", ha detto Putin ai giornalisti. La Russia manderà a Istanbul una delegazione, la cui composizione sarà resa nota in seguito, ha spiegato poi ai giornalisti il consigliere del presidente russo Yuri Ushakov. Quindi l'apertura a una ripresa dei rapporti con l'Ue. "Prima o poi, affidandoci alle elezioni della storia, alle opinioni dei nostri popoli, cominceremo a muoverci verso una ripresa delle relazioni con i Paesi europei", ha affermato il leader del Cremlino. La proposta del presidente russo conferma la sua "reale intenzione di trovare una soluzione pacifica", ha poi affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai media statali russi. "Si tratta di una proposta molto seria che conferma la reale intenzione di trovare una soluzione pacifica", ha dichiarato. "Una pace duratura può essere raggiunta solo attraverso negoziati seri, e la disponibilità a questi negoziati è stata ora dimostrata dal presidente", ha aggiunto.

Zelensky apre a dialogo con Mosca ma chiede tregua da domani
"Non ha senso continuare a uccidere nemmeno per un giorno. Ci aspettiamo che la Russia confermi un cessate il fuoco - totale, duraturo e credibile – a partire da domani, 12 maggio, allora l'Ucraina sarà pronta a incontrarsi". Così su X il presidente ucraino Zelensky, commentando la proposta del leader russo. "È un segnale positivo che i russi abbiano finalmente iniziato a considerare la fine della guerra. Il mondo intero lo aspettava da molto tempo. E' il primo passo per mettere fine a qualsiasi guerra è un cessate il fuoco", ha spiegato Zelensky.
 


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