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29 marzo 2024

Montebelluna

Ulss 8, pubblicati i dati sulle performance socio-sanitarie

L’azienda: “Obiettivi raggiunti in molti ambiti”

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Ulss 8, pubblicati i dati sulle performance socio-sanitarie

MONTEBELLUNA - Come previsto dalla legge 208 del 2015, anche l'Ulss 8 ha in questi giorni pubblicato i dati ufficiali resi disponibili dal PNE, Programma nazionale esiti e dal Progetto bersaglio dell'Istituto Management della Scuola Superiore Sant'Anna cui la Regione Veneto ha aderito da tempo. Nel primo caso si tratta di dati relativi al 2014, nel secondo al 2015.

 

“I dati riassunti di seguito presentano un'Ulss efficiente e dalle performance soddisfacenti sia in ambito clinico-sanitario che gestionale – commenta il direttore generale dell'Ulss 8, Francesco Benazzi (in foto) - . Sottolineo, in particolare, alcune peculiarità che rappresentano il fiore all'occhiello di questa Ulss: la qualità del servizio offerto dalle cure domiciliari, perfettamente integrate con il territorio e che da anni ricevono consensi ed apprezzamenti da pazienti e familiari ed il ridotto numero di parti cesarei cui sottende una grande professionalità e capacità di gestire le emergenze in ambito materno-infantile che quasi non ha eguali a livello nazionale”.

 

Programma nazionale esiti

Il Programma Nazionale Esiti sviluppa nel Servizio Sanitario Nazionale la valutazione degli esiti degli interventi sanitari, che può essere definita come: Stima, con disegni di studio osservazionali degli esiti di interventi/trattamenti sanitari.

Utilizza come fonti scheda di dimissione ospedaliera (SDO), il Sistema Informativo Anagrafe Tributaria ed il Sistema informativo per il monitoraggio dell’assistenza in Emergenza‐Urgenza (EMUR) le quali, grazie all'utilizzo di tecniche di “incrocio” dei dati, permette di ottenere archivi integrati.

Esso indaga sia sui volumi delle procedure – si scopre per esempio che il numero di ricoveri per parto nell'Ulss 8 nel 2014 è stato di 2267 e che i ricoveri con almeno un intervento di angioplastica sono stati 503 – sia sulla relazione tra la mortalità e le procedure stesse.

Emerge, quindi, che, ad esempio, la mortalità a 30 giorni dall'infarto miocardico acuto al San Giacomo si attesta a 6.17 punti rispetto ad una media nazionale di 9.19, mentre dall'ictus ischemico si attesta a 8.3 punti rispetto agli 11.25 della media nazionale. Anche la mortalità a 30 giorni dopo intervento chirurgico al colon è ben al di sotto della media nazionale del 4.07: 0.88 a Castelfranco Veneto e 2 a Montebelluna.

Ma emerge anche come l'Ulss 8 sia tra le aziende sanitarie con il più basso tasso di parti cesarei a livello nazionale. Su 100 parti, a Montebelluna appena 10,67 avvengono con taglio cesareo e a Castelfranco 11.65, rispetto ad una media nazionale di 25.69. Questo significa che, rispetto alla media italiana nell'Ulss 8 si pratica il taglio cesareo in meno della metà dei parti.

 

Progetto bersaglio

Il progetto “Network Regioni” è stato attivato nel 2008 con la collaborazione di quattro regioni: Toscana, Liguria, Piemonte ed Umbria cui nel 2012 ha aderito anche la Regione Veneto.

L’obiettivo del progetto è di fornire un sistema per descrivere ed analizzare le performance del sistema sanitario attraverso il confronto di un set di circa 200 indicatori.

Gli indicatori di valutazione sono stati raggruppati tramite strutture ad “albero” in 37 indicatori di sintesi.

Sei sono invece le dimensioni della valutazione: 

• valutazione dello stato di salute della popolazione

• valutazione della capacità di perseguimento delle strategie regionali 

• valutazione socio-sanitaria 

• valutazione esterna 

• valutazione interna

• valutazione economico-finanziaria e di efficienza operativa

 

Dai dati raccolti nel 2015 emerge che l'Ulss 8 ha fatto “centro” con diversi indicatori: dalla diffusione degli screening oncologici, al servizio delle cure domiciliari, così come il governo della domanda (relativamente al tasso di ospedalizzazione), i percorsi assistenziali materno-infantile o i tempi di attesa della chirurgia oncologica. Buone anche le performance relative all'appropriatezza medica, quella farmaceutica e quella prescrittiva-diagnostica, all'efficacia assistenziale nelle malattie croniche. Da migliorare, invece, la copertura vaccinale e l'integrazione ospedale e territorio.

 



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