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23 aprile 2024

Conegliano

Ulss7, ogni anno 200 donne picchiate dal partner finiscono in ospedale

Presentato il progetto Alice: 1,5 milioni di latte per dire no alla violenza

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Ulss7, ogni anno 200 donne picchiate dal partner finiscono in ospedale

Da sx il presidente di Latteria Soligo, Lorenzo Brugnera; Gian Antonio Dei Tos, direttore Generale Ulss 7, Fiorenzo Fantinel, pres.Fondazione Sinistra Piave Onlus; Sonia Brescacin, consigliere regionale; Floriano Zambon, sindaco di Conegliano e pres.Conferenza dei Sindaci Ulss 7; Stefania Chies, responsabile Centro Anti Violenza

CONEGLIANO - Combattere la violenza contro le donne con un gesto quotidiano e familiare come prendere in mano un contenitore del latte. Entrare per settimane in migliaia e migliaia di case portando un messaggio forte contro il silenzio che spesso copre la violenza tra le mura domestiche e far concretamente conoscere i servizi anti violenza, sostenendone le attività. Tutto questo è il progetto Alice, realizzato dalla Fondazione di Comunità Sinistra Piave Onlus in collaborazione con Latteria Soligo e presentato ieri a Conegliano.

 

A partire dal 6 Ottobre fino al 12 Dicembre 2015 la cooperativa, una delle realtà lattiero-casearie più importanti del Nordest italiano, metterà in commercio un milione e mezzo di litri di latte fresco, distribuiti in tutto il Veneto e Friuli Venezia Giulia, ma anche Lombardia, Emilia Romagna, Lazio attraverso la propria rete di vendita (supermercati, gelaterie, ristoranti, bar, panificatori). Assieme al latte anche Casatella Trevigiana DOP e Mozzarella Soligo STG, porteranno l’immagine del Progetto Alice e i riferimenti del Centro Anti Violenza sulle Donne. Per ciascun prodotto acquistato Soligo verserà un contributo alla Fondazione che servirà a sostenere i servizi contro la violenza sulle donne.

 

Partendo dalla consapevolezza che la violenza fisica e psicologica sulla donna è, innanzitutto, un problema culturale che diventa disagio sociale non ancora sufficientemente contrastato, obiettivo del Progetto Alice è raccogliere risorse a favore dei servizi a sostegno delle vittime e sviluppare azioni d’informazione e sensibilizzazione. Progetto Alice trova inoltre la sua forza nella rete capillare: quasi un migliaio di attività commerciali (supermercati, bar, panetterie) stanno esponendo il marchio dell’iniziativa sulle proprie vetrine per dire “ci siamo anche noi”: con il cappuccino al bar, con la pizza, con l’acquisto del latte si può compiere un gesto concreto contro la violenza di genere. Mentre decine di volontari si stanno facendo parte attiva nella promozione, anche attraverso la propria presenza nei punti vendita.

 

Il ricavato della Campagna "Nel mondo di Alice ogni donna è felice" servirà a sostenere le attività del neo nato Centro Anti Violenza di Vittorio Veneto, in particolare le azioni per promuovere la cultura del rispetto tra i giovani.

 

“Siamo particolarmente sensibili al tema della violenza contro le donne vissuto direttamente con l’aggressione a una nostra dipendente da parte del marito - ha dichiarato Gian Antonio Dei Tos, direttore generale Ulss 7 - A confermare la drammaticità del problema i dati relativi agli accessi alle nostre strutture: nell’ultimo quinquennio l’Ulss 7 ha registrato circa 1.000 accessi di donne vittime di violenze nei due Pronto Soccorso di Conegliano e Vittorio Veneto (l’età media è di 39 anni, ma vi sono anche alcune decine di minori). E non c’è, purtroppo, solo la violenza fisica: un migliaio sono anche le donne seguite dagli psicologi nei nostri consultori (140 a causa di violenze): 713 sono state, nel 2014, le consulenze per conflittualità familiare. Uno spaccato, quello che emerge dai numeri, in linea con la situazione nazionale: il 32% delle donne ha subito nel corso della vita molestie e violenze, nel 14% dei casi le violenze arrivano dal partner. Per garantire una efficace presa in carico delle donne vittime di violenze da alcuni anni Ulss 7, sindaci, medici di medicina generale, servizi sociali, associazionismo e forze di polizia sono impegnati in un percorso integrato per ottimizzare la risposta alle richieste di aiuto delle donne vittime di violenza e di stalking. Il principale obiettivo è rafforzare la rete tra i diversi soggetti interessati e coinvolti in questo fenomeno, condividendo proposte, modalità operative, attività formative. Accanto alle azioni di soccorso, volte a ridurre i danni provocati dalle violenze subite, vi è un impegno condiviso a realizzare azioni formative rivolte alle giovani generazioni, finalizzate a promuovere una cultura del rispetto. Un plauso va a Fondazione di Comunità e Latteria di Soligo che, con questa iniziativa, contribuiranno a portare nelle case un messaggio forte contro la violenza sulle donne”.

 



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