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28 marzo 2024

Montebelluna

Un bimbo si fa male a scuola e al Pronto Soccorso i genitori devono pagare 71,40 euro

I dubbi della famiglia dopo la richiesta di pagamento, per esami e visite prescritte dai sanitari

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Pronto Soccorso di Montebelluna

CAERANO DI SAN MARCO – Nei giorni scorsi una famiglia di Caerano di San Marco è stata allertata dalla scuola perché il figlioletto si era fatto male: certo nulla di drammatico, una botta al nasco che gli ha causato una perdita di sangue ma soprattutto un dolore molto intenso. Mamma e papà sono corsi subito al plesso scolastico e poiché il piccolo continuava a lamentare forti dolori lo hanno giustamente portato al vicino Pronto Soccorso di Montebelluna, per accertare che non vi fosse nulla di serio.

La prassi al Pronto soccorso è stata quella di sempre in questi casi ma al termine dell’iter di visite ed esami la famigliola si è vista presentare un conto di oltre 70 euro da pagare: circostanza che ha fatto sorgere nei genitori qualche dubbio, così papà Sergio ha pensato di scrivere alle istituzioni ed in particolare in Regione dove la sua comunicazione è stata anche protocollata.

“… vogliamo capire se è corretto quanto segue - scrive il papà -. Il nostro bambino il pomeriggio del 22 settembre ha preso a scuola una botta al naso, ci viene comunicato che ha perso molto sangue e si è gonfiato. Preoccupati perché manifestava dolore lo abbiamo portato al Pronto Soccorso di Montebelluna. Dopo una prima valutazione da parte dei medici del Pronto Soccorso, ci viene comunicata una possibile frattura.

Il medico lo manda a fare i raggi e poi la visita in reparto otorino. Abbiamo seguito le indicazioni, e solamente dopo la visita non è risultata nessuna frattura. Tornati al Pronto Soccorso per la chiusura della cartella ci vengono addebitati 71, 40 euro. Se ci fosse stata realmente una frattura non avremmo pagato nulla? È corretto così? Non capiamo il motivo in quanto non abbiamo chiesto noi nessuna pretesa di visita ma abbiamo seguito solo le indicazioni dei medici”.

In effetti chiedere un simile ticket per una prestazione sanitaria al Pronto Soccorso, tra l’altro per un incidente verificatosi in un luogo istituzionale (una scuola pubblica) lascerebbe perplesso chiunque. Non appena qualcuno risponderà ai quesiti di papà Sergio, ve ne daremo conto perché, ricordiamocelo, questo è un fatto che potrebbe capitare a chiunque. Intanto, per fortuna, il bimbo sta meglio. 

 



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Ingrid Feltrin Jefwa

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