Montebelluna – Si chiama “Etnopsicologo”. Cura i bambini stranieri che arrivano in Italia ed hanno problemi dovuti proprio al trasferimento. Una figura medica nuova, attiva da circa un anno e mezzo nell’Usl 8, che sta tornando molto utile agli extracomunitari.

Si tratta di venti ore settimanali coordinate dal dottor Leopoldo Francato del Servizio di Neuropsichiatria Infantile. Un servizio, quello offerto dall’Ambulatorio Etnopsicologo, che serve ai bambini che presentano problemi “culturospecifici” (i quali non hanno difficoltà dovute ad handicap o a livello cognitivo, per cui farebbero riferimento alle stesse strutture che utilizzano i bambini italiani), conseguenti al trapianto sociale o all’improvviso distacco dal paese d’origine, magari per il ricongiungimento famigliare.

All’ambulatorio si possono rivolgere minori inviati dalla scuola che frequentano attraverso il “modello S”, oppure con l’impegnativa del sanitario.

Con il trasferimento dal paese d’origine si possono verificare disturbi della sfera emozionale, oppure disturbi misti della condotta e della sfera emozionale, disturbi evolutiti o difficoltà di acculturazione, che hanno evidenti effetti sull’andamento scolastico e comportamentale del bambino.