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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

In un museo il mondo di Papa Luciani

A Canale d'Agordo l'inaugurazione, con un primo piano sul vescovado di Luciani a Vittorio Veneto

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VITTORIO VENETO/CANALE D'AGORDO - Non solo una raccolta di documenti e di oggetti, ma il tentativo di offrire un incontro con la persona e il mondo di Papa Giovanni Paolo I. Questo si propone il nuovo museo Albino Luciani, vescovo a Vittorio Veneto alla fine degli anni '50, che verrà inaugurato venerdì prossimo a Canale d'Agordo dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. A rendere emotivamente coinvolgente il percorso dei visitatori all'interno del quattrocentesco palazzo che sorge accanto alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista - riferisce l'Osservatore Romano -, saranno vari filmati, registrazioni audio e foto che faranno conoscere con calore e immediatezza il percorso umano e spirituale di colui che divenne il "Papa del sorriso" o "il Papa dei 33 giorni", ma anche il tessuto sociale ed ecclesiale nel quale si formò fino ad arrivare al soglio pontificio

Il cardinale Parolin sarà a Canale d'Agordo già da giovedì 25, quando interverrà alla presentazione del numero speciale della rivista 'Le Tre Venezie' intitolato 'Giovanni Paolo I.

 

Albino Luciani. Un Papa attuale'. Le prefazioni al volume sono state curate dallo stesso segretario di Stato, che ha voluto evidenziare l'humus sociale e culturale dal quale proviene il Papa di origine veneta, e dal cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero e attuale Postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione, che si sofferma sull'esemplare pastoralità del servo di Dio e offre il suo personale ricordo di seminarista e prete della diocesi di Vittorio Veneto negli anni in cui Luciani ne fu vescovo.

 

Il giorno dopo, il porporato parteciperà in mattinata, a Misurina, alla presentazione di un accordo tra il locale istituto Pio XII e l'ospedale pediatrico Bambino Gesù, primo tassello di una rete pediatrica d'eccellenza in alta quota sulle malattie del respiro. Il pomeriggio sarà dedicato interamente a Luciani, con una rievocazione della nascita nel giardino della casa natale, la messa e l'inaugurazione del Musal. L'esposizione permanente si svilupperà su più piani, con l'obiettivo "di far conoscere la vita, la formazione e l'insegnamento di Luciani, descrivendone la profonda preparazione culturale, l'attenzione verso i bisognosi, la semplicità, l'umiltà, la trasparenza dell'operato e la grande sensibilità pastorale".

Nel seminterrato saranno illustrate la storia e la realtà culturale della valle del Biois, presentando anche la vita di altre personalità del campo artistico, culturale e religioso.

Al primo piano la storia di Canale d'Agordo e la vita di Luciani dalla nascita all'ordinazione. Vent'anni di vita pastorale saranno documentati al secondo piano, dove si attraverseranno gli 11 anni di episcopato nella diocesi di Vittorio Veneto (dal gennaio del 1959 al dicembre del 1969), con l'esperienza del Concilio Vaticano II, e i nove poi trascorsi a Venezia come patriarca. Infine l'ultima tappa: in un piccolo locale sarà ricostruito il conclave del 1978 che lo vide eletto e in una stanza saranno ripercorsi tutti i momenti più toccanti del breve pontificato. Il museo potrà avvalersi anche di un centro studi con annesso archivio e biblioteca.

 


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