Un sogno agricolo che diventa realtà

Due amici e una visione imprenditoriale concreta per il biologico

| Sara Armellin |

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Sara Armellin | commenti |

MOGLIANO VENETO - Imprenditoria, agricoltura e biologico fanno sempre più rima con giovani: ma qui non parliamo di moda, di esigenze elitarie di downshifting o di passaggi obbligati di testimone in famiglie di contadini. Quella di Alberto e Giovanni è una storia di ricerca di felicità e benessere, per sé, per la propria famiglia, per il pianeta. Siamo a Zerman, al confine tra le province di Treviso e Venezia: qui Alberto e Giovanni, classe 1986, si conoscono dai tempi delle corse in bici sui vialetti di ghiaia e delle ginocchia sbucciate; un’amicizia fatta di ingredienti pre-era digitale, dove le serate di passavano a girare in motorino e a sognare chi si potrà diventare da grandi.

Poi la scuola, l’università, le morose, il lavoro: Giovanni, dopo gli studi alberghieri, diventa pasticcere; Alberto si iscrive IUAV. L’amicizia e le chiacchierate restano, ma cambiano gli argomenti: perché per fortuna ci sono giovani che si interrogano, leggono, parlano, sognano e hanno coraggio di dare avvio a delle rivoluzioni che, se non sono planetarie, possono per lo meno dare senso alla loro vita e contribuire al benessere della terra. Così dopo l’ennesima discussione sull’infelicità dello stare 8 ore al giorno al chiuso, sulla precarietà del lavoro e sulla necessità di tornare alla natura, nel 2011 Alberto e Giovanni decidono con coraggio di dare forma a una passione che da tempo serpeggiava in entrambi, complice la terra di proprietà, diversi corsi e letture e l’abitudine ad uno stile di vita sano. Mollano tutto e iniziano a coltivare in modo biologico e sistematico i lembi di terra che insieme potevano chiedere in prestito ai giardini delle loro famiglie.

Da qui è partito il sogno, che ora è un progetto imprenditoriale solido e destinato a crescere. Dal piccolo campo, gli ettari sono diventati 14, tra Zerman e Mogliano. Dal vecchio motocoltivatore si è passati a trattori, sarchiatori, ripuntatori. Dal garage in giardino, a moderne celle frigo. Dalla vendita al vicino di casa, a ben due Botteghe con clientela fidelizzata – a Zerman e Mirano – e accordi commerciali con il gruppo NaturaSì.

Perché l’agricoltura biologica è sì fatica, pazienza, costanza, attesa; ma anche grande soddisfazione. Nelle due Botteghe Biologiche si trovano gli ortaggi e la frutta di stagione coltivati direttamente in azienda agricola, oltre a una selezione di ortofrutta biologica proveniente da altre aziende agricole, pane artigianale, uova e un piccolo assortimento di conserve artigianali, destinate però a crescere.

Infatti Alberto e Giovanni, dopo alcune esperienze con lavorazioni esterne, hanno rilevato un laboratorio per trasformare direttamente verdure e frutta di stagione in marmellate, conserve, sotto olio, sottaceti e quinta gamma, cioè ortaggi cotti e pronti per essere mangiati, conservati sottovuoto con una tecnologia particolare che consente una shelf life di 45 giorni. Un salto imprenditoriale importante, che i due ex-ragazzi di Zerman, ora padri di famiglia e imprenditori agricoli a tutti gli effetti, hanno deciso di affrontare per valorizzare la produzione agricola di stagione. Perché la terra e il suo rispetto sono il punto di partenza: e senza perderlo di vista, la strada da percorrere verso i prossimi obiettivi è stata ben tracciata.

 

 



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Sara Armellin

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