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18 aprile 2024

Cronaca

Vaccinazioni a quota 15 milioni. "Immunità di gregge entro settembre"

In arrivo più dosi di vaccino del previsto. La ministra Gelmini: le riaperture "saranno "graduali e in sicurezza, non possiamo permetterci errori ora"

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Vaccinazioni a quota 15 milioni.

ITALIA - Mentre l'Italia ha superato quota 15 milioni di vaccini anti-covid somministrati, l'Ue fa sapere che arriveranno più dosi del previsto. "Siamo passati da 150mila a 350 mila" vaccinazioni, sottolinea la ministra per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini - dobbiamo arrivare tra fine aprile e i primi di maggio a 450-500mila somministrazioni al giorno. Dopo le difficoltà iniziali le regioni stanno correndo sulle categorie prioritari", "stanno vaccinando a ritmo serrato. Questo ci consentirà, nell'arco di un paio di mesi, di raggiungere l'immunità di gregge tra agosto e settembre".

 

Vaccini, superata quota 15 milioni dosi somministrate in Italia

Alle 15.20 di ieri, domenica 18 aprile, il sistema di monitoraggio della Struttura Commissariale ha rilevato il dato di 15.099.777 somministrazioni dall'inizio della campagna vaccinale. L'87,2% delle dosi consegnate alle Regioni è stato somministrato. E oltre 400mila dosi di vaccino Moderna arrivate all'hub nazionale di Pratica di Mare sono state trasferite. "Io credo che in questa fase dobbiamo tenere insieme due parole: fiducia e prudenza, che devono guidarci nelle prossime settimane", ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza'. "Siamo in una fase diversa, con una campagna di vaccinazione che va avanti, abbiamo superato i 15 milioni di somministrazioni - ha evidenziato -, negli ultimi tre giorni abbiamo fatto un milione di somministrazioni, c'è un'accelerazione in corso e in più nelle ultime settimane abbiamo adottato misure molto dure, il 70% degli italiani ha vissuto in zona rossa". Misure che ci permettono "di costruire una road map, ma serve ancora tanta prudenza: guardare avanti ma con i piedi ben piantati per terra facendo un passo alla volta perché se facciamo un passo troppo lungo rischiamo poi di dover tornare indietro. Abbiamo trovato un punto di equilibrio - ha proseguito - non c'è un 'giorno x' in cui d'incanto scompaiono tutte le misure. Ora possiamo guardare con più fiducia, possiamo permetterci alcune aperture".

 

Ue: "Per Italia 6,5 milioni di dosi in più"

L'Italia riceverà più dosi di vaccino del previsto nel secondo trimestre del 2021. "Nel secondo trimestre ci sono 6,5 milioni e mezzo di dosi di vaccino in più per l’Italia tra aprile e giugno, in totale sono 54 milioni di dosi. C’è un’accelerazione, è più di 3 volte rispetto a quello che è stato ricevuto nel primo trimestre", dice Thierry Breton, il commissario europeo responsabile della fornitura dei vaccini, a Che tempo che fa. "Ad agosto dello scorso anno nessuno sapeva come avrebbe funzionato un vaccino. Abbiamo firmato una serie di contratti, abbiamo avuto 106 proposte e ne abbiamo scelte 6: 4 vaccini sono stati già approvati, nei prossimi 3 mesi speriamo di avere anche Sanofi. AstraZeneca avrebbe dovuto consegnare 100 milioni di dosi nel primo trimestre e 180 nel secondo, se avessero rispettato gli impegni, le cose sarebbero andate bene", dice senza sbilanciarsi sul rinnovo del contratto con l'azienda anglosvedese.

 

Gelmini: "Immunità gregge tra agosto e settembre, no errori ora'

Le riaperture decise dal governo "ci consentono di guardare al futuro con ottimismo cauto, ma non è il momento del liberi tutti", saranno "graduali e in sicurezza, non possiamo permetterci errori ora", ha detto la ministra per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini ospite de 'Il caffé della domenica' su Radio24. Gelmini fa poi il punto sulle vaccinazioni: "Siamo passati da 150mila a 350 mila - ricorda - dobbiamo arrivare tra fine aprile e i primi di maggio a 450-500mila somministrazioni al giorno. Dopo le difficoltà iniziali le regioni stanno correndo sulle categorie prioritari", "stanno vaccinando a ritmo serrato. Questo ci consentirà, nell'arco di un paio di mesi, di raggiungere l'immunità di gregge tra agosto e settembre. Ma gli spazi di libertà conquistati non dobbiamo vanificarli", raccomanda il ministro appellandosi al "senso di responsabilità dimostrato dagli italiani".

 


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