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28 marzo 2024

Cronaca

Vaccino covid gratis per tutti, niente obbligo per ora

Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza

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Vaccino covid in Italia

ITALIA - Vaccino covid gratis per tutti. E senza obbligo, almeno per ora. "Il vaccino verrà somministrato gratuitamente a tutti gli italiani. Il vaccino è un bene comune e un diritto che va assicurato a tutte le persone. Nessuna diseguaglianza sarà ammissibile. Al momento non è intenzione del governo disporre l’obbligatorietà della vaccinazione. Nel corso della campagna valuteremo il tasso di adesione dei cittadini. Il nostro obiettivo è raggiungere al più presto l’immunità di gregge", dice il ministro della Salute, Roberto Speranza, che al Senato illustra il piano per le vaccinazioni contro il coronavirus.

"L'Italia ha opzionato 202.573.000 dosi di vaccino, una dotazione sufficientemente ampia per vaccinare tutta la popolazione e conservare scorte di sicurezza. E' molto probabile che serviranno due dosi per ciascuna vaccinazione, a breve distanza temporale. Non c'è ancora evidenza scientifica sui tempi di durata dell'immunità prodotta dal vaccino", spiega.

"Se tutti i processi autorizzativi andassero a buon fine, l'Italia potrebbe contare sulla disponibilità delle seguenti dosi: contratto con Astrazeneca, 40,38 milioni di dosi; contratto con Johnson & Johnson 26,92; contratto con Sanofi 40,38; contratto con Pfizer/Biontech 26,92; contratto con Curevac 30,285; contratto con Moderna 10,768. Sono numeri subordinati a processi autorizzativi che non sono ancora completati", dice il ministro.

"Serve il contributo di tutti con comportamenti responsabili per affrontare questa fase di transizione e di resistenza. Sono sacrifici con una scadenza temporale definita che ci porteranno a chiudere questa pagina difficile, dobbiamo compiere ogni sforzo per non far coincidere la campagna di vaccinazione con una nuova fase di grave diffusione del covid", afferma ancora. "La campagna di vaccinazione sarà imponente e richiederà uno sforzo senza precedenti, dobbiamo evitare di arrivarci con i presidi ospedalieri in difficoltà".

"Finalmente vediamo un approdo nella tempesta, abbiamo una rotta chiara verso un porto sicuro. Appare probabile che a partire da gennaio avremo i primi vaccini e poi progressivamente saremo in grado di vaccinare un numero sempre più alto di italiani", dice il ministro.
 

 



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