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20 aprile 2024

Vittorio Veneto

VALIDI INTERLOCUTORI

I comitati spontanei di nuovo in piazza

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

VALIDI INTERLOCUTORI

VITTORIO VENETO - Non si placano le polemiche tra il CCS, Coordinamento Comitati Spontanei presieduto da Alessandro Mognol (in foto), e il Consiglio di Quartiere di Serravalle - S. Andrea. Già alcuni mese fa c'era stato uno scambio di battute tra il vice coordinatore del CCS Michele Bastanzetti e il presidente di Quartiere Alfredo Corsini. Il tema, con punti di vista ovviamente differenti, era quello del Traforo di Santa Augusta.

Oggi sono i Comitati a scrivere al presidente di quartiere, con una lettera protocollata lunedì 17 maggio in Municipio e sottoscritta dal Coordinatore e da diversi cittadini.

Una risposta, questa, a delle considerazioni contenute nel verbale del consiglio di quartiere di Serravalle - S. Andrea dello scorso 7 aprile.

Innanzitutto il CCS tiene a precisare che deve essere considerato  dal Consiglio di Quartiere un valido interlocutore, essendo un'associazione regolarmente registrata che è stata anche ricevuta in Provincia. "Non vediamo motivi - scrive il CCS - per cui il CdQ non debba considerare il CCS un valido interlocutore", riferendosi ad un passaggio del verbale del consiglio in cui si dice che "questi soggetti (i comitati ndr) non sono ritenuti interlocutori istituzionali".

Ma il CCS non si ferma. "I consigli di quartiere, a nostro giudizio, dovrebbero accogliere le istanze del territorio, soprattutto se formulate da gruppi ad elevata capacità rappresentativa e partecipativa, ed esprimere o mediare la volontà della maggioranza dei cittadini".

E in un passaggio della lettera il CCS afferma che "molti abitanti del quartiere, per la maggior parte residenti nella zona di S. Andrea, si sono sentiti, soprattutto negli ultimi mesi, totalmente dimenticati dal CdQ che - scrive il CCS - trascurerebbe le problematiche del rione di S. Andrea".

Il CCS ha parole anche per la Soprintendenza, riferendosi a quanto contenuto nel verbale del consiglio di quartiere dello scorso 7 aprile.

"E' inammissibile che la Soprintendenza per difendere la presenza di importanti vecchi borghi, strade [...] - si legge nel verbale - blocchi l'attuazione del II^ stralcio dell'opera con la conseguenza di creare un incremento di afflusso veicolare leggero e pesante in centro città. [...] Si richiede quindi all'Amministrazione Comunale di riprendere il discorso con ANAS e Soprintendenza perchè siano risolti in modo tecnico i problemi ostativi in modo da dare razionalità e completezza ad un progetto atteso da tre generazioni".

"Quanto riportato in tali righe è totalmente privo di buon senso, di straordinaria presunzione e gravità - scrive il CCS - perchè è grazie alla Soprintendenza se Serravalle è vincolata e protetta da speculazioni immobiliari o da qualche stolto che voglia riproporre un vecchio progetto che prevede la tombinatura del Meschio per farci passare la Statale".

La lettera si chiude con un nuovo appello all'Amministrazione comunale affinchè i rappresentanti del CCS possano essere ricevuti ufficialmente in Municipio.

 

 


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