Vedono homesless, chiamano i vigili. Ma sono solo manichini
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PADOVA - Un gruppo di senzatetto a terra, accovacciati a dormire nelle sale della galleria 'Cavour', in pieno centro a Padova. Gli addetti alle pulizie chiamano i vigili urbani ma, sorpresa, è impossibile far spostare gli homeless: infatti sono manichini, pupazzi a grandezza naturale vestiti da clochard, parte integrante dell'esposizione dell'artista Sergio Zagallo. Così 'credibili' da sembrare veri.
Prima lo stupore, forse un po' di imbarazzo, e poi tutto è finito li'. Non prima di un vero spavento: perchè quando si è provato a spostare senza risultato uno degli homeless, vedendolo inanimato, una delle dipendenti della cooperativa si è messa le mani nei capelli, mormorando: "è morto... è morto...!". L'artista sarà di certo soddisfatto, i dipendenti dell'azienda di pulizie hanno tirato un sospiro di sollievo.
Nella mostra di Zagallo, 'Opere 1996-2014', l'installazione intitolata appunto 'homeless' presenta sei figure maschili, stese a terra, alcune sui cartoni, come stessero dormendo, vestite con indumenti frusti e non certo di bucato: in realtà abiti utilizzati in passato dallo stesso Zagallo, che ha concepito i sei barboni come sorta di autoritratti. La mostra aprirà alla galleria Cavour di Padova il 30 gennaio prossimo, per chiudere l'8 marzo.