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20 aprile 2024

Nord-Est

Il Veneto corre verso la normalità: ecco la nuova ordinanza di Zaia

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Il Veneto corre verso la normalità: ecco la nuova ordinanza di Zaia

Stop all'obbligo di mascherine all’aperto in Veneto. Lo ha annunciato governatore del Veneto Luca Zaia che ha presentato ieri una nuova ordinanza in vigore fino al 15 giugno, come il Dpcm. Tra le novità più significative scompare l'obbligo di indossare la mascherina, ad eccezione che nei luoghi pubblici dove vi sono assembramenti, o dove non è possibile garantire il mantenimento delle distanze di sicurezza. Mentre rimane l'obbligo nei luoghi chiusi.

 

"Da lunedì la mascherina la porti nei luoghi chiusi, in bar e nei ristoranti o dove c'e' assembramento, il che significa che quando vai a camminare non la usi, ma te la porti dietro che se incontri qualcuno la puoi indossare" ha spiegato il presidente nel corso del consueto punto stampa. La nuova ordinanza prevede anche la riapertura dal primo giugno delle strutture termali e dei centri benessere e di tutti i sevizi per bambini e adolescenti. "Anche qui abbiamo risolto un vulnus del Dpcm - ha spiegato il governatore - dicendo che chi ha la gestione del centro estivo per bambini semplicemente notifica l'apertura della sua attività impegnandosi ad applicare le linee guida".

 

Inoltre nella nuova ordinanza, ha spiegato Zaia, è previsto che "nell'area privata una persona può organizzarsi la grigliata, ovviamente se non si è tra conviventi deve esserci un minimo di salvaguardia e di distanza". Zaia ha poi sottolineato che "i casi di positività al coronavirus in Veneto sono 19.134, 9 in più rispetto a ieri".

 

"Diminuiscono le persone in isolamento, i ricoverati e le terapie intensive - ha sottolineato Zaia -. In particolare, le persone in isolamento domiciliare sono 1.834, 308 in meno rispetto a ieri. I pazienti ricoverati sono 411, 15 in meno rispetto a ieri, e si registra una diminuzione di 3 unità anche per quanto riguarda le terapie intensive che ad oggi sono 31. Le persone dimesse dall'inizio dell'emergenza sono 3.349, 13 in più rispetto a ieri - ha Spiegato il governatore -. Si registrano 8 nuovi decessi, che portano il numero totale a 1.906". Sul fronte delle aperture tra Regioni, Zaia ha detto "no alle aperture a macchia di leopardo, capisco la preoccupazione di qualche collega ma abbiamo la necessità di aprire tutti assieme". E ha spiegato: "Tutte le esperienze dimostrano che la curva delle infezioni è sempre la stessa: vi sono 70-80 giorni di fase acuta che poi va a scendere e quindi spero proprio che si possa aprire tutti assieme, anche a livello europeo", ha auspicato.

 

No anche ai corridoi turistici. "Non possiamo accettare che la Svizzera consideri gli italiani degli appestati, e la Croazia vada su questa strada: Non possiamo essere consideri il lebbrosario d'Europa solo perché in Italia il virus è arrivato prima che in altri paesi europei", ha ribadito. Il problema è che ormai siamo ai tempi supplementari, di corridoi turistici se ne parla da settimana, e non è stato fatto nulla: è necessario che si muova la nostra diplomazia, il ministero degli esteri si deve far sentire e ci deve essere una regia Europa che finora è mancata: mi rifiuto di pensare che si possa pensare ad aperture a macchia di leopardo in Europa: è scandaloso", ha concluso.

 


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