Veneto in zona arancione. Zaia: "Imminente una terza ondata"
Da domenica 10 gennaio. Nuova ordinanza del ministro Speranza
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VENETO - Passano in area arancione le Regioni Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in serata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio.
Si osserva, dopo alcune settimane di diminuzione, nuovamente un aumento dell'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni (313,28 per 100.000 abitanti 21/12/2020-03/01/2021 vs 305,47 per 100.000 abitanti 14/12/2020 - 27/12/2020).
Si evidenzia, in particolare, il persistente valore elevato di questo indicatore nella Regione Veneto (927,36 per 100.000 abitanti negli ultimi 14 gg). Lo rileva la bozza di monitoraggio settimanale Iss-ministero Salute.
Si osserva un aumento complessivo del rischio di una epidemia non controllata e non gestibile dovuto ad un aumento diffuso della probabilità di trasmissione di SARS-CoV-2 sul territorio nazionale in un contesto in cui l'impatto sui servizi assistenziali è ancora alto nella maggior parte delle Regioni/PPAA. Lo afferma la bozza di monitoraggio settimanale Iss-ministero della salute.
"Ci rimettiamo a quello che accadrà - ha affermato il presidente della regione Veneto, Luca Zaia -. Sappiamo di avere un Rt che gira intorno all'1, poco più, poco meno; sappiamo di avere un incidenza alta, cioè che il numero dei nuovi casi ogni settimana su 100 mila è importate. Vedremo quale sarà la classificazione". "Ho ragione di pensare che non si parlerà di zona rossa - ha osservato - perchè il salto sarebbe importante, però non so ancora se sarà gialla o arancione".
"Domenica scorsa -ha ricordato Zaia - i presidenti delle Regioni sono stati convocati dal Governo, in particolare dai ministri Boccia e Speranza, e ci è stato comunicato il pericolo imminente di una terza 'ondata'. E' stato detto che l'Italia, in teoria, è di due settimane in ritardo sull' infezione della curva europea. E noi presidenti abbiamo tenuto una posizione che è assolutamente chiara: e cioè che questo non è un fatto politico.
Quindi è da evitare il dibattito col dire che la zona gialla dipenda se si è più amico di uno o di un altro, e di altre stupidate che ho sentito dire. Noi - ha aggiunto - ci affidiamo all'istituto superiore della sanità che ha, per ogni regione dossier settimanali e quotidiani dove il singolo positivo è inquadrato con codice fiscale. Ha le posizioni di tutte le curve e di tutte le statistiche".