VICTORIA SPORT, "VERGOGNA N.1"
Pd: con la deliberazione finale si è messa la parola fine sull'originario progetto di un grande centro sportivo
Vittorio Veneto - "Anche su questo ci possono mettere il timbro 'FATTO'", si legge in una nota inviata alla stampa dal Pd. Il riferimento è al caso "Victoria Sport", che il Partito Democratico vittoriese etichetta come "Vergogna n.1".
Vergogna perchè con la deliberazione del consiglio comunale del 22 aprile 2009 si mette la parola fine sopra l'originario progetto di un grande centro sportivo. "Con questo atto finale, Scottà mette la sua firma sotto un grande imbroglio perpetrato, con la diretta partecipazione dell'amministrazione comunale, ai danni dei vittoriesi: la trasformazione di una struttura sportiva in un centro commerciale" continua la nota.
Il Pd ripercorre la storia del "Victoria Sport", dal progetto presentato alla città nel 1997, per fare di Vittorio Veneto un centro sportivo nazionale, alla variante concessa nel gennaio 2000 (sindaco Scottà), dopo la quale i lavori proseguirono a rilento, "con richiesta di proroghe fino a quando il consiglio comunale (ottobre 2006) negò ulteriori proroghe con l'effetto di congelare la situazione allo stato in cui gli edifici si trovano adesso".
"Da quel momento è partita la ricerca affannosa di un via di uscita - insiste il Pd - E' stato fatto uno studio per vedere quali potevano essere i possibili utilizzi "diversi" da quelli sportivi. Costo 10.000 euro a carico del comune per una indagine di mercato afferente una struttura privata. Poi ci sono state altre spese per pareri legali (costo 4.500 euro) per trovare il modo di legalizzare la speculazione".
La nuova convenzione tra Comune e Cerfim ha previsto quindi quattro "attività sportive principali" (una palestra, la zona benessere, una sala polifunzionale, un centro di medicina dello sport), attività "comicamente definite sportive", secondo il Pd, e che "hanno bisogno di un congruo numero di negozi definiti 'funzionali' ad esse".
c.a.