TREVISO – Truffa dello specchietto, pizzicati tre specialisti: scattano i fogli di via, non potranno tornare nel Comune di Treviso per tre anni. Martedì un cittadino ha chiamato il 113 dopo aver notato una Ford Kuga con tre soggetti a bordo. Quello seduto sui sedili posteriori, mentre l’auto si muoveva lentamente, tentava di colpire le macchine in transito con un bastone di colore nero.

L’auto è stata subito intercettata da due volanti della Questura e sono state identificate le tre persone a bordo. Si trattava di italiani senza fissa dimora, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e con parecchi fogli di via emessi da svariati comuni d’Italia. All’interno dell’auto è stato ritrovato un pistone idraulico danneggiato riconducibile allo strumento oggetto della segnalazione. Per questo motivo, data la funzione impropria dello stesso, il giovane seduto sul sedile posteriore dell’auto, un minorenne, è stato denunciato per il reato di “porto di armi od oggetti atti ad offendere”. Andando ad analizzare i loro precedenti, i poliziotti hanno intuito che i soggetti fossero specializzati nella nota truffa denominata “dello specchietto” e, pertanto, sono stati sottoposti a rilievi fotodattiloscopici.

Al termine delle procedure di rito, si è deciso di notificargli il “foglio di via obbligatorio”, con il quale il questore impone ai soggetti di non tornare nel Comune di Treviso senza giustificato motivo per tre anni. Inoltre agli stessi è stata comminata la sanzione amministrativa della pena pecuniaria di 777 euro per aver circolato con un mezzo gravato da fermo amministrativo. La Questura di Treviso si appella a tutti i conducenti di veicoli della provincia di diffidare da situazioni analoghe a quelle descritte e, nel caso di persone o fatti sospetti, invita a contattare immediatamente le forze di polizia ai numeri di emergenza.

LA POLIZIA SPIEGA COS’È LA TRUFFA DELLO SPECCHIETTO – È una delle modalità più utilizzate per ottenere illecitamente del denaro aggirando gli automobilisti, inducendoli a pagare una somma per riparare al danno causato all’auto del truffatore, anche se in realtà la rottura dello specchietto non è mai avvenuta. Si tratta di un trucco molto insidioso che consiste nel far credere all’automobilista che la sua macchina abbia involontariamente urtato il retrovisore dell’auto di chi sta mettendo in atto la truffa; la vittima sente, infatti, un rumore di un colpo secco molto forte sulla propria carrozzeria, di solito sulla fiancata, provocato in realtà da un bastone – come quello sequestrato dalle Volanti di Treviso – o da un altro strumento e non certamente da una reale collisione tra i veicoli.