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24 aprile 2024

Vittorio Veneto

Vittorio Veneto Covid-Hospital, dalla prossima settimana fino a 150 posti letto

Rimarranno posti letto per le urgenze di chirurgia generale e per i pazienti oncologici dell’otorinolaringoiatria

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Ospedale Vittorio Veneto

VITTORIO VENETO – Ha preso avvio la riconversione a Covid-hospital dell’ospedale di Vittorio Veneto che, dalla prossima settimana, sarà quasi interamente dedicato, con circa 150 posti letto, a questo tipo di degenze. Ma a differenza dell’emergenza primaverile (da marzo ad oggi sono oltre 500 i pazienti Covid curati nel nosocomio di Costa), questa volta rimarranno alcuni posti letto dedicati ai pazienti oncologici dell’otorinolaringoiatria e alle urgenze di chirurgia generale. E continueranno, al momento, le attività ambulatoriali. Il punto lo fa il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi.

 

Direttore, come procede e come evolverà la riconversione a Covid-hospital del nosocomio di Costa?

Abbiamo iniziato ad occupare posti letto a Vittorio Veneto e siamo arrivati ormai ad occuparne 57. Visto che l’epidemia si sta manifestando in modo importante, saremo tentati, entro la prossima settimana, di utilizzare buona parte dei posti letto, circa 150, garantendo comunque l’attività chirurgica dell’otorino e le urgenze chirurgiche, mantenendo il pronto soccorso e occupando tutti i posti letto della riabilitazione, circa una trentina che oggi sono ancora impegnati in quota parte con pazienti che verranno trasferiti a Conegliano. Poi, lentamente, occuperemo anche una quota parte dei posti letto della chirurgia generale che comprende ortopedia, chirurgia generale e otorinolaringoiatria. Manterremo solo circa 15 posti letto per le urgenze di chirurgia generale e i pazienti oncologici dell’otorinolaringoiatria, per il resto tutto transiterà a Conegliano.

 

Ci sarà un trasferimento a Vittorio Veneto di personale da altri ospedali come fatto in precedenza?

L’unico trasferimento previsto è di qualche anestesista-rianimatore nel momento in cui andremo ad attivare, cosa che oggi non abbiamo ancora fatto, i posti letto di terapia intensiva all’interno delle sale operatorie. Quando lo faremo, si prevede il trasferimento di un paio di anestesisti che hanno la capacità di gestire una rianimazione.

 

Ci sono dei reparti che sono già stati chiusi?

Reparti già chiusi completamente no, perché anche la medicina continua oggi a mantenere dei posti letto, cosa che la prossima settimana non sarà più così. Al momento sono stati chiusi la day surgery e la week surgery. Chiuderemo entro questa settimana anche la rieducazione funzionale.

 

Il pronto soccorso tornerà ad accogliere in via prioritaria i pazienti Covid?

Nel massimo dell’emergenza, se servirà, attiveremo a Vittorio Veneto un punto di primo intervento come nella fase precedente che accoglie i pazienti Covid e che gestisce le piccole cose, con ricoveri però a Conegliano.

 

Visite mediche ed accertamenti diagnostici potranno essere trasferiti a Conegliano o in altri ospedali?

Per il momento manteniamo l’attività ambulatoriale e specialistica a Vittorio Veneto, anche perché nettamente distinta dalle altre attività di ricovero, visto che c’è un piano dedicato con accesso diretto. Nel momento in cui ci fosse una reale necessità, che oggi non c’è, andremo a chiudere anche l’attività ambulatoriale.

 



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Claudia Borsoi

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