Vittorio Veneto, la crisi della piscina: "400mila euro di mancati incassi, rischiamo ogni mese"
Ambra Polesel, presidente di Nottoli Nuoto: "Situazione drammatica"
VITTORIO VENETO - 400mila euro di mancati incassi in un anno per la Nottoli Nuoto. Il Covid sta mettendo in ginocchio il mondo dello sport e delle piscine: le chiusure alternate e le limitazioni hanno drasticamente ridotto gli accessi alla struttura di piazzale Aldo Moro.
“La situazione è drammatica, l’abbiamo segnalata anche al comune – spiega Ambra Polesel, presidente di Nottoli Nuoto, l’associazione che gestisce la piscina vittoriese -. Bisogna trovare una soluzione a breve termine”. La Nottoli è un’associazione no profit, che vive grazie alle quote versate dagli iscritti e dai clienti della piscina.
“I costi di mantenimento della struttura sono esorbitanti – aggiunte Polesel -. Questa situazione non è sostenibile. Stiamo rischiando ogni mese”. I lavori che permetterebbero di alleggerire i costi di manutenzione, oltretutto, non sono stati ancora eseguiti.
Da decenni l’associazione e la piscina sono un punto di riferimento per tutto l’hinterland: l’anno scorso il lockdown ha imposto la chiusura da marzo a fine maggio. La struttura ha poi riaperto nei mesi estivi, fino al 24 ottobre. Oggi è frequentata – a causa delle limitazioni imposte dai protocolli anti-Covid – solo da agonisti e triatleti.
“Abbiamo una cinquantina di collaboratori e dieci dipendenti, ora otto sono in cassa integrazione”, aggiunge la presidente.
I timori riguardano anche il futuro dei ragazzi: la Nottoli ha sempre vantato eccellenti atleti e ottimi piazzamenti. Ora le questioni economiche legate al Covid e alle aperture rischiano di avere delle ripercussioni anche sull’attività dei giovani.