VITTORIO VENETO - Appartamenti da vendere e da affittare, un ristorante e una spa. L’ex cartiera Galvani, il complesso che si trova tra Ceneda e San Giacomo, è pronta a rinascere. I lavori di pulizia e messa in sicurezza della struttura sono già stati avviati. Massimo Rigo, noto architetto dello studio “Gate 133” di Conegliano, sta seguendo il progetto che ridarà vita ad uno gioielli della storia industriale di Vittorio Veneto.

“La cartiera è stata acquistata all’asta dall’immobiliare Luma di Luciano Mazzer, patron di Tegola Canadese – spiega il professionista -. Il permesso di costruire rilasciato nel 2013 è ancora operativo, quindi l’immobile è stato acquistato con questa concessione allegata”. “Negli ultimi 10 anni purtroppo l’ex cartiera è caduta a pezzi - aggiunge Rigo -. Ci sono stati dei crolli all’interno della struttura”.

La proprietà e il progettista hanno deciso di confermare solo una parte del vecchio progetto di ricostruzione. “Il vecchio programma prevedeva la trasformazione del complesso in una struttura ricettiva, con una ventina di appartamenti da affittare nella parte della villa e un ristorante – spiega l’architetto -. Questa parte rimane uguale. Il vecchio progetto, però, prevedeva anche un hotel nel retro. Noi vorremmo invece trasformare quella parte in residenze da vendere, con altri 20 appartamenti. Serve però una variante urbanistica o un altro procedimento del genere”.

Con il nuovo progetto l’ex cartiera ospiterebbe quindi 20 appartamenti da affittare, un ristorante, una spa, un’area wellness e altri 20 appartamenti da vendere. Rigo conosce benissimo la città di Veneto e gli edifici industriali che si trovano lungo il corso del Meschio: in passato ha seguito i progetti relativi all’ex lanificio “Cini” e all’ex mulino Farina, e sta seguendo il progetto del compendio ex Carnielli insieme all’architetto Brando Posocco.

Foto dal gruppo Facebook "Sei di Vittorio Veneto se..."