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29 novembre 2024

Treviso

Viva Vittoria, Treviso dice no alla violenza sulle donne

Una distesa di oltre 2000 coperte fatte a mano, esposte lungo i passeggi della Mura del centro storico

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Viva Vittoria, Treviso dice no alla violenza sulle donne

TREVISO - Una distesa lunga quasi 1000 metri, fatta di coperte in lana realizzate a mano, legate tra loro da un filo rosso che unisce il lavoro delle tante mani che le hanno prodotte in un forte messaggio contro la violenza di genere. Si è svolto nel centro storico di Treviso l’evento conclusivo di Viva Vittoria, il progetto che ha visto centinaia di volontarie impegnate a produrre, ai ferri e a uncinetto, circa 5000 quadrati di lana di 50 x 50 cm, assemblati tra loro in oltre 2000 coperte da 100 x 100 cm, esposte nella giornata di oggi come un enorme tappeto colorato lungo i passeggi delle Mura, nel tratto compreso tra il Bastione San Marco e Porta Frà Giocondo. Un lavoro durato mesi e messo a disposizione della città, come un’installazione artistica, per lanciare un messaggio contro la violenza sulle donne e raccogliere fondi per sostenere i progetti di due realtà, Centro Antiviolenza Telefono Rosa di Treviso e Casa Rifugio CasaLUNA del Comune di Treviso, impegnate a contrastare il fenomeno nel territorio. «Non so se sia la coperta più lunga del mondo, ma per noi è sicuramente la più bella – esordisce il sindaco di Treviso, Mario Conte, all’inaugurazione dell’installazione – Una grande opera relazionale condivisa, che attraverso la bellezza, il lavoro manuale e la partecipazione di enti, associazioni e tantissimi volontari da tutta la provincia, lancia con forza un messaggio urgente e, purtroppo, più che mai attuale: stop alla violenza sulle donne.

Da primo cittadino, sono onorato che Treviso abbia ospitato questa iniziativa e che la cittadinanza l’abbia accolto con tanto entusiasmo». Tantissime le persone che, nel corso della giornata, passeggiando lungo le Mura hanno contribuito al progetto, riscattando una coperta in cambio di una donazione, il cui ricavato andrà a finanziare progetti a sostegno di donne vittime di abusi. «Sono 170 le donne che nel corso di quest’anno si sono rivolte al Centro Antiviolenza – spiega Rita Giannetti, presidente di Telefono Rosa Treviso – Un numero, in linea con quello dell’anno scorso, che purtroppo evidenzia una sostanziale stabilità del fenomeno e, soprattutto, come questo non scenda sotto una certa soglia: per ridurlo più efficacemente è necessario favorire un cambiamento culturale e, grazie ai fondi raccolti da Viva Vittoria, la nostra associazione si impegnerà nella sensibilizzazione delle nuove generazioni, attraverso interventi nelle scuole mirati a trasferire la cultura della diversità e del rispetto dell’altro sesso». «Quest’anno la casa rifugio ha dato accoglienza a 5 donne e 4 minori, 22 donne e 19 minori per il dispositivo di pronta accoglienza – afferma Claudia Ceccarello, coordinatrice di Casa Rifugio CasaLUNA del Comune di Treviso - Sono numeri purtroppo in crescita, ma indicano anche che le donne stanno chiedendo aiuto. All'interno della casa rifugio costruiremo una ludoteca dedicata all’accoglienza dei minori, per rendere un po’ più confortevole il loro ingresso: lo faremo grazie ai fondi raccolti da Viva Vittoria, iniziativa cui siamo grate non solo noi, ma soprattutto i bambini e le mamme vittime di abusi». «La bellezza di questa iniziativa sta nella sua capacità di creare connessioni tra persone di generazioni, estrazione sociale, provenienze diverse e attivare così una grande rete di solidarietà, anche oltre i confini della provincia di Treviso», spiega Rosa De Filippo, presidente di “UP – I Sogni fuori dal cassetto”, associazione che ha coordinato il progetto Viva Vittoria Treviso.

«Tra le coperte esposte sulle Mura, ad esempio, ce ne erano circa 350 pervenute da Viva Vittoria Aosta, il cui ricavato sarà destinato a quel territorio. E molti quadrati di lana ci sono arrivati addirittura da Slovenia, Polonia, Israele, da persone che, di passaggio a Treviso, hanno scoperto lo spazio cucitura allestito all’ex Sommariva, facendo la conoscenza di Viva Vittoria e decidendo così di contribuire al progetto. La vetrina nel locale di ponte San Martino, d’altra parte, è stato un vero valore aggiunto per visibilità e opportunità di creare momenti di incontro e condivisione, a cui in meno di cinque settimane hanno preso parte quasi 500 persone, tra studenti, volontari, turisti e residenti del quartiere. Questi ultimi, in particolare, hanno manifestato grande apprezzamento per il modo con cui abbiamo fatto rivivere quello spazio: non lo nascondiamo, ci piacerebbe proseguire l’esperienza al Sommariva». È possibile contribuire alla raccolta fondi di Viva Vittoria Treviso anche attraverso Conad, che ha deciso di devolvere 10 centesimi per ogni scontrino emesso fino al prossimo 29 novembre nei punti vendita di Treviso (Conad di via Ghirada, Conad City di via Risorgimento e di viale IV Novembre), di via Erizzo a Valdobbiadene, di via Roma a Ponzano Veneto, di via Marmolada a Povegliano e in via Postumia a San Biagio di Callalta.

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

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