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25 aprile 2024

Conegliano

Zaia: “Le Colline di Conegliano e Valdobbiadene non saranno i ‘parenti poveri’ dello Champagne"

Patrimonio Unesco, il Governatore ammette: "Dovremo riqualificare qualche punto ‘grigio’ dell’area"

| Roberto Silvestrin |

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Zaia: “Le Colline di Conegliano e Valdobbiadene non saranno i ‘parenti poveri’ dello Champagne

“Le Colline di Conegliano e Valdobbiadene non saranno i ‘parenti poveri’ dello Champagne o delle Langhe o di altri paesaggi vitivinicoli”.

 

VALDOBBIADENE - Il Presidente Luca Zaia non ha mai nascosto di puntare molto sul sito entrato nella lista dei beni Unesco lo scorso anno, a Baku. E lo ha ribadito oggi, insediando a palazzo Balbi il Comitato tecnico scientifico per le Colline Unesco, alla presenza dei vertici dell’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

 

Del comitato – presieduto da Amerigo Restucci, già direttore dello Iuav di Venezia - fanno parte Mauro Agnoletti, Giuseppe Blasi, Enzo Miceli, Vasco Boatto e Ugo Soragni. Uno degli obiettivi del lavoro congiunto del comitato e dell’associazione è quello di conservare l’integrità dei valori della candidatura Unesco.

 

“Il sito è costituito sì da vigneti storici e ‘agricoltura eroica’, ma anche da boschi e verde incontaminato, oltre il 50 per cento del territorio è boscato – ha spiegato Zaia -. Dovremo riqualificare qualche punto ‘grigio’ dell’area, ma a livello europeo ci sono gli strumenti ‘ad hoc’ per intervenire. E la Regione Veneto, dal canto suo, si è già dotata degli strumenti di pianificazione per intervenire, valorizzare l’architettura rurale esistente e sanare gli interventi meno in linea con la bellezza del paesaggio e la vocazione dell’area”.

 

La Regione ha investito oltre dieci anni in questa candidatura: la volontà è quella di trasformare le colline in un museo all’aria aperta, visto anche che le Colline del Prosecco sono l’unico paesaggio agricolo che ha ottenuto il riconoscimento di patrimonio dell’umanità.

 

“Le Colline di Conegliano e Valdobbiadene non sono solo il più recente degli 8 siti Unesco del Veneto, ma devono diventare il sito-laboratorio per la tutela del paesaggio e del territorio e il centro di coordinamento della rete dei patrimoni Unesco del Veneto, regione che vanta il primato dei ‘patrimoni dell’umanità’ tra i 55 italiani”, ha dichiarato Zaia.

 



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