Zaia: "Penso che l'ordinanza debba essere revocata", le scuole potrebbero essere riaperte il 2 marzo
"Prima di domenica bisognerà prendere una decisione"
|
"Penso che l'ordinanza debba essere revocata". Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, riferendosi all'ordinanza Ministero della salute-Regione con le misure di sicurezza per contenere la diffusione del Coronavirus. "Oggi in Veneto - ha aggiunto - abbiamo un incremento dei contagiati che è minimale, una decina di casi in più, di cui più della metà asintomatici e gli altri non sono gravi".
Per Zaia "non c'è quindi questo picco esponenziale che giustifichi" il mantenimento delle misure previste nell'ordinanza in vigore fino all'1 marzo. "Spero che a livello nazionale si decida di revocare quel minimo di ordinanze che è stato fatto" ha proseguito Zaia. "Si tratta - ha concluso - di una pandemia mediatica che vive sui social. E ricordo che in Veneto nessuna attività commerciale è stata bloccata. Il Veneto non è bloccato".
"L'ordinanza scade domenica e prima di domenica bisognerà prendere una decisione. Ricordo che essendo l'ordinanza a doppia firma con il ministro della Salute Roberto Speranza, sto discutendo con il ministro. Non dipende solo da me". "Visti i dati di oggi - spiega Zaia - dove abbiamo 98 persone risultate positive, più della metà sono senza sintomi e, soprattutto non ci sono incrementi esponenziali come accaduto in altri Paesi del mondo" è possibile parlare di "un bel segnale che ci permette di guardare al domani pensando di potere ripartire in toto". Aumentano, ricorda il governatore del Veneto, anche "i guariti e aumentano gli asintomatici: vediamo la giornata di sole dopo la pioggia".