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28 marzo 2024

Oderzo Motta

ZAMBON (CNA): «STIAMO CON LA RUBINATO»

«Più libertà per i comuni in regola con il bilancio»

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ZAMBON (CNA): «STIAMO CON LA RUBINATO»

ODERZO - Pierluigi Zambon, presidente della CNA di Oderzo-Motta, plaude all’iniziativa dell’onorevole Sinmonetta Ruminato di poter sbloccare le disponibilità di cassa dei comuni in regola col bilancio per far fronte ai pagamenti di opere e servizi.

Anche Zambon giudica il “patto di stabilità” come un fardello che in alcuni casi rappresenta un controsenso. Dice Zambon: «In questo difficile frangente dell’economia globale e locale, in cui uno dei maggiori rischi da evitare è che il denaro non circoli e le imprese rimangono prive di risorse per rispondere alle esigenze produttive e di mercato, riteniamo assurdo che tutti quei comuni, come quello di Roncade, con la contabilità in regola, non possano usufruire e spendere le risorse che hanno in cassa, dovendo rispettare il cosiddetto ‘patto di stabilità’».

Da qui la precisa presa di posizione di Zambon: «Per questi motivi sosteniamo la proposta avanzata dall’onorevole Rubinato e tradotta in una risoluzione depositata alla Camera, in cui si chiede al Governo di poter sbloccare le disponibilità di cassa, quantomeno dei comuni con i bilanci sani, per far fronte ai pagamenti per opere e servizi delle imprese fornitrici.

Il patto di stabilità non è stata una scelta punitiva verso gli enti locali quando fu adottato, finalizzato com’era al contenimento della spesa pubblica, ma nelle condizioni attuali, in cui vi è il rischio di una recessione pesante, che non lascerebbe immune nessun territorio, certe decisioni vanno riviste.

Infatti chiudere ai creditori, cioè alle imprese, in gran parte piccole e medie, i rubinetti dei pagamenti degli enti pubblici, soprattutto laddove i soldi ci sono, rappresenta una scelta estremamente miope che aggrava una situazione già seria.

Una rigorosa politica della spesa pubblica deve praticare altre strade e non certo quella di una concezione rigida del patto di stabilità, blindando in cassaforte le risorse di enti peraltro virtuosi, per i quali non vi è il rischio di una scivolosa caduta nel vortice dell’indebitamento.

Con in più il fatto che se i Comuni non pagano ora, dovranno pagare in ritardo subendo in sovrappiù le spese di mora: insomma non solo un grave danno per le imprese, ma una beffa per i Comuni. Ed è chiaro perciò che a questa situazione va posto rapidamente rimedio» conclude Zambon.

 


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