Zona rossa a Treviso, si parte il 26 maggio da via Roma alla stazione dei treni
La decisione presa dal vertice sicurezza svoltosi in Prefettura con le forze dell'ordine, il sindaco Conte e le associazioni dei commercianti
| Isabella Loschi |

TREVISO - Da lunedì prossimo, 26 maggio, a Treviso scatta la prima “zona rossa”. Il provvedimento entrerà in vigore per 40 giorni e si estenderà nel quadrante di via Roma fino alla stazione ferroviaria. La decisione è stata presa durante il vertice di questa mattina, 20 maggio, in Prefettura a Treviso a cui hanno preso parte, oltre al prefetto Angelo Sidoti, il sindaco di Treviso, Mario Conte, i vertici delle forze dell'ordine della città, il Questore Alessandra Simone, il comandante provinciale dell'Arma, Massimo Ribaudo, il comandante della Guardia di Finanza, Daniele La Gioia, il comandante della polizia locale di Treviso, Patrich Antonello e i rappresentanti delle associazioni dei commercianti Dania Sartorato (Fipe), Nicoletta Pesce (Veneto Imprese Unite), Gianni Taffarello (Confesercenti) e il consigliere provinciale Roberto Borsato
QUADRANTE ZONA ROSSA
La zona rossa comprende l’area delle stazioni dei treni e dei bus, piazzale Duca d'Aosta, viale Alcide De Gasperi, via Lungosile Mattei, Riviera Santa Margherita, via Reggimento Italia Libera, via Fratelli Bandiera, Lato Porta Altinia. Nell'area vengono ricomprese il Largo di Porta Altimia, via Roma, via Orioli, Via Tommaso da Modena, via Girolamo da Treviso, via Giustinian Recanati, via Pietro di Dante e via Dandolo.
“E’ una decisione che nasce da uno studio attento che è iniziato negli scorsi mesi — spiega il prefetto Sidoti – dietro ogni zona rossa c’è uno studio attento con i dati forniti settimanalmente dalle forze dell’ordine. In questi controlli, in cui riconosciamo generalmente degli effetti positivi, abbiamo riscontrato delle presenze, in quelle determinate aree, di persone che possono rientrare in quelle condizioni che prevede la direttiva del Ministro dell'Interno per l'applicazione della cosiddetta zona rossa. Quindi, persone che si sono macchiate di determinati reati, come spaccio di stupefacenti o reati contro il patrimonio che all’interno della zona rossa hanno un comportamento minaccioso, aggressivo o molesto possono ricevere il provvedimento di allontanamento”. "In tale area - sottolinea il prefetto - non si determina alcuna limitazione della libertà di movimento nei confronti della generalità dei cittadini ma si fornisce alle forze di polizia uno strumento operativo da utilizzare nei confronti di soggetti già noti per le proprie condotte delittuose nel momento in cui questi si dimostrino pericolosi".
“Ringrazio le forze dell’ordine per il grande lavoro che stanno svolgendo e ora hanno uno strumento in più – afferma il sindaco Conte -: i numeri confermano la bontà del loro lavoro e mi preme sottolineare che l’istituzione della zona rossa non comporterà una riduzione dei controlli nelle altre zone della città. Le zone rosse non sono strumenti geografici - replica il sindaco alle richieste di FdI di istituire altre zone rosse in città - in questi giorni ho visto che si è acceso il dibattito a chi le chiede in altre zone della città, ecco, dico solo che è una perdita di tempo”.
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