"ZULUAGA? SERVIVA LA CASTRAZIONE CHIMICA E I LAVORI FORZATI"
Per Gentilini troppo lieve la condanna a 7 anni e 4 mesi
| Mauro Favaro |
TREVISO – “Pena troppo mite, anche perché non è stata violentata solo la ragazza, ma l'intera città". Sono queste le parole con cui Giancarlo Gentilini, vicesindaco di Treviso, commenta la condanna a 7 anni e quattro mesi di reclusione inflitta l'altro ieri a Julio Cesar Zuluaga Aguirre per lo stupro di via Dandolo.
"Davanti a personaggi del genere resto per la castrazioni chimica e per i bagni penali - aggiunge lo Sceriffo - i lavori forzati, come si usava un tempo facendo spaccare pietre o facendo scavare di mattina buche da riempire di pomeriggio. Quando uscirà, comunque, non dovrà mai più farsi vedere per Treviso”.
I sette anni e quattro mesi non sono sufficienti neppure per Andrea De Checchi, assessore alla Sicurezza del Pdl a Ca' Sugana. “Ma non perché i giudici di Treviso abbiano fatto male il proprio lavoro, anzi – precisa – quanto perché il codice consente pene inadeguate, soprattutto quando si parla di violenze sulle donne, e per questo andrebbe rivisto al più presto. Nel frattempo, comunque, questi anni devono essere certi”.
Mentre Simonetta Rubinato, onorevole del Pd e sindaco di Roncade, ringrazia quanti hanno lavorato per arrivare in fretta a questa sentenza e attende di leggerne le motivazioni. “Di fronte ad atti così gravi la risposta che lo Stato deve garantire è una condanna in tempi brevi e la certezza della pena. Così è avvenuto a Treviso – spiega – ora, invece di dare le pagelle ai giudici, i politici si impegnino in modo bipartisan per approntare le riforme necessarie e assicurare risorse umane e mezzi adeguati alle forze di polizia e alla magistratura”.