Impresa di Nardi a Indian Wells, battuto il numero 1 Djokovic
L'azzurro vola agli ottavi: "Vittoria è miracolo, imprese Sinner mi stimolano a fare sempre meglio"
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Luca Nardi - Fotogramma /Ipa
INDIAN WELLS (CALIFORNIA, STATI UNITI) - Impresa di Luca Nardi al torneo Atp Masters 1000 di Indian Wells (cemento, montepremi 9.495.555 dollari) in California. Il ventenne marchigiano, numero 123 del mondo e in tabellone come lucky loser dopo aver perso nell'ultimo turno delle qualificazioni, batte il 36enne serbo Novak Djokovic, numero 1 del mondo e prima testa di serie, con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-4 dopo due ore e venti minuti, qualificandosi agli ottavi di finale.
Nardi affronterà mercoledì il 26enne statunitense Tommy Paul, numero 17 del mondo e del seeding. Djokovic torna a perdere una partita contro un tennista non classificato tra i primi cento del mondo dopo 16 anni, dalla sconfitta contro il sudafricano Kevin Anderson al torneo di Miami del 2008. Con questo prestigioso successo Nardi entrerà la prossima settimana tra i primi cento del mondo, comunque vada contro Paul.
"Penso sia un miracolo, è folle"
"Penso sia un miracolo. Io sono un ragazzo di vent'anni numero 100 e passa al mondo che batte Novak Djokovic. E' folle". Queste le parole di Luca Nardi a caldo dopo la vittoria. "Penso che prima di stasera nessuno mi conoscesse. Spero che il pubblico si sia divertito. Sono davvero felice", aggiunge il ventenne marchigiano che per l'impresa di è ispirato a Jannik Sinner. "Ho visto tutte le sue partite all'Australian Open. Le sue imprese mi stimolano a fare sempre meglio. Non mi aspettavo di vincere oggi ma do sempre il massimo in ogni allenamento e oggi è successo. Sono davvero felice".
Chi è, la carriera
Vent’anni, di Pesaro. Luca Nardi è il baby azzurro che si toglie lo sfizio di battere Novak Djokovic al terzo turno del Masters 1000 di Indian Wells. Il giovane marchigiano, attualmente numero 123 del ranking Atp, si prende i riflettori sul palcoscenico del tennis mondiale e si appresta a entrare nella top 100. L’exploit californiano incendierà sul montepremi che al momento vale 45mila dollari in stagione e circa 720mila in una carriera che finora aveva un record di 3-12 nel circuito.
Nardi ha iniziato a giocare a tennis con il fratello Niccoló, più grande di 7 anni, in un circolo di Pesaro, incoraggiato da papà Dario, notaio, e dalla mamma Raffaella. A 16 anni ha deciso che il tennis sarebbe diventato una professione e si è affidato definitivamente al coach Francesco Sani, con cui ha tirato i primi colpi sin da bambino. È cresciuto con il mito di Roger Federer, mostrando un feeling particolare con le superfici veloci e soprattutto con il cemento, come ha dimostrato anche a Indian Wells.
Oltre al tennis, nel curriculum spicca il debole per il padel. È appassionato di calcio e tifosissimo del Napoli. Se non fosse diventato tennista, probabilmente avrebbe intrapreso il percorso per diventare fisioterapista. A tavola, solo il sushi tiene testa alla pasta al forno di mamma.