Agricoltori al Brennero: intercettati 25mila litri di latte tedesco diretto a Treviso
La scoperta degli agricoltori di Coldiretti che stanno fermando e controllando i camion denunciando l’invasione di prodotti stranieri
| Isabella Loschi |
TREVISO - Venticinque mila litri in arrivo dalla Germania con destinazione la provincia di Treviso. La scoperta al Brennero grazie ai controlli di Coldiretti che hanno intercettato l’autocisterna. Coldiretti Treviso si è mossa subito con un picchetto organizzato fuori dall’azienda interessata al probabile arrivo del latte straniero.
Oggi al Brennero a presidiare la frontiera e partecipare all’apertura dei tir con i colleghi di tutta Italia ci sono gli imprenditori trevigiani di Giovani Impresa di Coldiretti Treviso, guidati da Marco De Zotti e Luca Colussi, rispettivamente responsabile e segretario del rinomato movimento imprenditoriale degli Under 30 di Coldiretti Treviso. Martedì mattina invece partiranno dalla Marca una decina di corriere con più di 400 imprenditori agricoli trevigiani per dar man forte agli agricoltori italiani che ribadiscono “no fake in Italy”.
Oltre ai 25 mila litri di latte tedesco diretto a Borso del Grappa si è registrato, tra gli altri, anche un carico di cosce di maiale dalla Danimarca, destinazione Isola della Scala, nel veronese. Arriva dalla Moldavia invece un carico di avocado importati dal Sudafrica, poi del formaggio già marchiato con un nome italiano e diretto a Bassano del Grappa, e ancora 8 tonnellate di carne di maiale e lardo dalla Germania, quintali di uova dalla Polonia, fiori dall’Olanda verso Verona, pane e prodotti dolciari dall’Austria diretti alla volta di Catania: è il contenuto dei primi camion fermati al passo del Brennero questa mattina dagli agricoltori di Coldiretti, in collaborazione con le forze dell’ordine. In diecimila guidati da Coldiretti stanno presidiando il valico con l’Austria per denunciare l’invasione di cibo e prodotti stranieri dal resto dell’Europa e non solo, la scarsa trasparenza sull’origine e l’etichettatura, la concorrenza sleale che minaccia il “made in Italy” agroalimentare.
“Oggi siamo in migliaia da tutta Italia, quasi 1.600 solo dal Veneto – afferma dal Passo del Brennero Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Veneto – siamo qui per denunciare ancora una volta le importazioni sleali che danneggiano i nostri imprenditori agricoli. Dinanzi all’invasione di prodotti stranieri che mettono a rischio la salute dei cittadini e il futuro dell’agroalimentare tricolore Coldiretti chiede anche maggiori controlli per bloccare le truffe a tavola. Ringraziamo le forze dell’ordine oggi al nostro fianco nel controllo dei mezzi in transito per questa operazione di legalità e trasparenza. Il Brennero è un luogo fortemente simbolico per il passaggio dei falsi prodotti made in Italy che invadono il nostro mercato ed è da qui che rilanciamo la nostra battaglia sulla trasparenza dell'origine in etichetta che è un diritto dei cittadini europei. Chiediamo sia una priorità della nuova Commissione Ue e del nuovo Parlamento dopo le elezioni europee”.
“Per questo proprio dal Brennero vogliamo lanciare una nuova iniziativa, la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare europea con cui chiedere e pretendere l’etichettatura di origine obbligatoria per tutti i prodotti agroalimentari, estendendo quindi la normativa che l’Italia ha adottato facendo da apripista negli anni passati. Vogliamo garantire trasparenza e tracciabilità ai nostri consumatori che hanno “fame di made in Italy” ma invece trovano tanto falso made in Italy che danneggia i nostri produttori”.
Parte dunque dal Brennero la grande mobilitazione della Coldiretti per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola. Proposta sostenuta da diecimila agricoltori che in questi due giorni saranno alla frontiera e che grazie alle operazioni delle forze dell’ordine vedranno verificare il contenuto di tir, camion frigo, autobotti.