Covid in Israele, vaccino a bambini 5-11 anni forse già domenica
Ieri l'pk alla somministrazione per i più piccoli
| Irene Zorzenoni |
ISRAELE- Via libera in Israele al vaccino anti covid anche ai bambini fra i 5 e gli 11 anni. La campagna potrebbe iniziare già da domenica prossima, ha annunciato oggi alla radio dell'esercito Miri Misrachi, della Maccabi, una delle mutue del sistema sanitario israeliano. Il ministero della Salute ha dato ieri luce verde alla somministrazione del vaccino anche ai più piccoli su raccomandazione del Team di risposta alla pandemia (Prt) e del Board consultivo sul vaccino, che si sono pronunciati la settimana scorsa. Secondo i dati citati dal ministero, il vaccino Pfizer ha un'efficacia del 91% nel prevenire la malattia in questa fascia d'età. "Molti esperti sono dell'opinione che i benefici della vaccinazione in questo gruppo di età superano i rischi", si legge sul sito del ministero.
I bambini fra i 5 e gli 11 anni sono circa un milione in Israele. Ancora non è stato deciso quanto tempo aspettare per l'immunizzazione dei piccoli che hanno già avuto il covid. Intanto già da fine luglio era stata approvata la vaccinazione per i bambini di quest'età in casi eccezionali di particolare vulnerabilità.
Il primo ministro Naftali Bennett ha già fatto un appello a tutti i genitori perché vaccinino i figli. "Non c'è ragione di lasciare i nostri figli senza protezione. Non c'è ragione perché vostro figlio debba infettarsi e infettare gli altri quando ha tutta la vita davanti a sé. Mi rivolgo a tutti i genitori: vaccinate i vostri figli. Salvaguardateli. Date loro la stessa protezione che avete voi", aveva detto giovedì, all'indomani dei pareri positivi per l'avvio della campagna. Padre di quattro figli, a giugno Bennett aveva twittato la foto del vaccino della figlia 14enne Michali, quando era partita la campagna per i 12-15enni.
Primo Paese ad avviare la vaccinazione anti covid, Israele è stato anche pioniere nella somministrazione della terza dose. Dopo l'avvio del richiamo, i nuovi contagi, che prima erano risaliti a causa della variante delta, sono iniziati a scendere. Al momento sono sui 500 giornalieri contro gli oltre 11mila raggiunti in alcuni giorni di settembre.