Finmeccanica, Grilli: ''Non ho mai chiesto favori per me o per la mia ex moglie''
ROMA - "Non ho mai chiesto favori per me o per la mia ex moglie Lisa Lowenstein, dalla quale sono separato da 5 anni e, allo stato, legalmente divorziato". Lo ha ribadito il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, in una lettera inviata al direttore del Sole24 ore Roberto Napoletano.
Grilli si dice "costretto, di nuovo, ad intervenire sulla fantomatica vicenda di presunte consulenze che sarebbero state elargite" alla ex moglie e ricorda che il suo intervento segue "al solo fine di ribadire e confermare", quanto già chiarito con una lettera, indirizzata sempre a Napoletano, e pubblicata dal quotidiano il 3 Ottobre 2012, con articolo avente titolo 'Perché sono solo false insinuazioni'.
Poi, Grilli elenca le sue precisazioni. Primo, "non ho mai chiesto favori per me o per la mia ex moglie Lisa Lowenstein, dalla quale sono separato da 5 anni e, allo stato, legalmente divorziato. Le autonome iniziative economiche della mia ex moglie non solo non sono state da me condivise, ma le stesse sono state causa, non ultime, della mia separazione risalente, come premesso all'anno 2008".
Secondo, "tale circostanza, pur non volendo considerare le smentite pervenute dai soggetti coinvolti, è stata confermata dall'audit interno di Finmeccanica, commissionato in data 5 Settembre 2012, dall'allora Presidente ed Amministratore Delegato della stessa, ingegnere Giuseppe Orsi, al fine di ''evidenziare ed analizzare'' l'affidamento di incarichi professionali da parte delle società del Gruppo alla signora Lowenstein, nel periodo 1° Gennaio 2005 - 30 Giugno 2012".
Le verifiche effettuate, spiega Grilli, "hanno dato esito negativo, così come evincibile dall'estratto delle risultanze delle stesse che recita come segue ''Dalle verifiche svolte è emerso che nel periodo oggetto di analisi nessuna società del Gruppo Finmeccanica ha intrattenuto rapporti commerciali né con la signora Lisa Caryl Lowenstein, né con le tre Società menzionate: Made in Museum srl, MIM Merchandising srl e Style Muffin LLC''. A tali fatti non ho nulla da aggiungere".
Terza puntualizzazione, da parte. "Apprendo dalla stampa odierna che negli interrogatori resi agli Organi Inquirenti l'11 Ottobre 2012, Alberto Nagel e Maurizio Cereda di Mediobanca, avrebbero riferito che Alessandro Pansa, all'epoca Condirettore Generale di Finmeccanica, per il quale ho stima professionale e da anni amicizia personale, avrebbe chiesto - tra il 2007 ed il 2008 - se fosse stato possibile ristrutturare il debito contratto dalla signora Lowenstein o da società a lei riconducibili. Richiesta alla quale gli stessi avrebbero poi dato risposta negativa". Anche a tale circostanza, "irrilevante e già chiara nelle modalità in cui si è svolta, non ho nulla da aggiungere".
Infine, conclude il ministro, "per quanto utile possa essere ai fini della chiarezza che impropriamente mi viene richiesta di fare, posso solo ribadire di non aver mai chiesto alcun aiuto, in favore della mia ex moglie, signora Lisa Lowenstein, per sanare la situazione debitoria di quest'ultima, relativa alla sua autonoma attività imprenditoriale".
Commenta le indiscrezioni di stampa sulla vicenda anche l'avvocato Ennio Amodio, difensore di Giuseppe Orsi, che nota come il 'Corriere della sera' abbia '' rilanciato la tesi di un finanziamento alla Lega del quale è già stata accertata la assoluta inesistenza dopo quasi un anno di indagini".
Roberto Maroni , commentando in un tweet le notizie sui presunti rapporti con l'ex ad Orsi, ha sottolineato: "Si tenta di condizionare il voto con falsità e insinuazioni su di me e sulla Lega. Questo non è giornalismo, questo è terrorismo".
Intanto, Finmeccanica ha annunciato oggi di essere disponibile ad una interlocuzione con le autorità indiane per fare chiarezza sull'intera vicenda e fornirà la propria collaborazione nel rispetto delle procedure internazionali previste per questo genere di investigazioni. E' quanto afferma, in una nota, la holding dell'aerospazio e difesa in una nota in merito alla vicenda della commessa degli elicotteri AgustaWestland.
''Finmeccanica - evidenzia il gruppo - sottolinea la correttezza del comportamento tenuto in oltre 40 anni di attività nel Paese, che rappresenta uno dei mercati maggiormente strategici per l'intero Gruppo''.
''Finmeccanica sottolinea, inoltre, che in India operano da molti anni diverse società da essa controllate, le quali hanno sempre agito, nell'ambito delle proprie autonomie gestionali e operative, nel pieno rispetto delle leggi indiane e dei principi etici che il Gruppo si è dato'', prosegue la nota. ''Finmeccanica - sottolinea ancora il gruppo - è fiduciosa che AgustaWestland possa dimostrare che la propria condotta sul mercato indiano è stata conforme alle disposizioni di legge ed ai principi etici sopra ricordati''.
(Adnkronos)