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23 dicembre 2024

Nord-Est

Ursula von der Leyen in visita allo Iuav di Venezia

Poi una breve passeggiata alla Biennale Architettura

| Gianandrea Rorato |

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Ursula von der Leyen in visita allo Iuav di Venezia

VENEZIA - Lunga giornata a Venezia per la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che stamane prenderà parte nella sede dell'Università di Architettura di Venezia alla giornata interdisciplinare "Dal pensiero collettivo alle dispute creative", dialogando dal palco con Lesley Lokko, curatrice della 18/a Mostra internazionale di architettura in corso in Laguna. Un appuntamento dedicato ai nuovi modi di vivere e di come andare oltre la convinzione che il futuro dell'umanità sia legato a soluzioni già esistenti, di architetture emergenti per la giustizia climatica, di futuro digitale inclusivo, della nozione di beni comuni globali. Al termine dell'evento von der Leyer si sposterà ai Giardini per visitare alcuni dei padiglioni della Biennale Architettura; un breve tour a piedi che la porterà, in particolare, al Padiglione centrale e, significativamente, a quello dell'Ucraina.

"È un onore essere qui alla Biennale, uno degli eventi più importanti nel mondo dell'architettura e del design. E' la prima volta che l'Unione europea partecipa alla Biennale di Architettura con un proprio evento. È anche la prima volta che vengo in questa città e ne sono assolutamente affascinata. Mentre navigavo verso la sede dell'evento, ho finalmente capito le parole che Montesquieu aveva usato per descrivere Venezia: "Si può aver visto tutte le città del mondo e restare sorpresi arrivando a Venezia". Ed è vero: Venezia è una delle meraviglie del mondo. Qui generazioni di architetti hanno dato vita a un insieme unico, in mirabile equilibrio tra capolavori realizzati dall'uomo e bellezza naturale". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen intervenendo alla Biennale di Venezia. "Non avrei potuto trovare cornice migliore per parlare del nuovo Bauhaus europeo, che mira proprio a trovare un nuovo equilibrio tra l'ambiente edificato e quello naturale. Il titolo della Biennale di quest'anno è "Il Laboratorio del Futuro". E il nuovo Bauhaus europeo è proprio questo: un laboratorio del futuro", ha aggiunto.
"Tin bota. L'Europa è con voi. Anche per ripristinare l'equilibrio stravolto tra la natura e l'ambiente edificato. Il Next Generation Eu prevede 6 miliardi di euro per l'Italia, destinati a ridurre i rischi di inondazioni e frane. Per esempio, sarà ripristinato il letto del fiume Po, con interventi di rimozione del cemento e riattivazione del verde lungo le rive, per lasciare spazio alla natura. Dobbiamo fare della natura il nostro partner nella lotta contro i cambiamenti climatici". "Questo mese l'Italia è stata nuovamente vittima degli effetti dei cambiamenti climatici. Ieri sono stata in Emilia-Romagna. Ho visto le inondazioni, le frane. Percorrendo le strade ricoperte dal fango sono rimasta colpita non solo dall'impressionante entità dei danni, ma anche dalla meravigliosa reazione della gente del posto. Stanno lavorando instancabilmente per ripulire tutto e per aiutare i vicini che ne hanno bisogno. Abbiamo visto gli Angeli nel fango. Volontari da tutta Italia. Angeli nel fango. Soccorritori da Francia, Belgio, Slovacchia, Slovenia. E al loro fianco: l'Unione europea", ha spiegato.

Il danno causato dall'uomo è particolarmente tangibile qui a Venezia. Possiamo evitare lo scenario peggiore, ma tutto dipende dalla nostra velocità d'azione. Ridurre le emissioni degli edifici è cruciale per conseguire la neutralità climatica e rallentare l'innalzamento del livello del mare". "Per noi il concetto di solidità si traduce in sostenibilità. Palladio riteneva che gli edifici dovessero resistere alla prova del tempo. Gli edifici supereranno tale prova solo se saranno sostenibili", ha sottolineato.
"La Repubblica di Venezia ha ospitato Andrea Palladio, uno dei grandi maestri del Rinascimento e uno fra gli architetti più influenti di tutti i tempi. La sua eredità non si limita tuttavia alle suggestive ville palladiane e alla modifica dello skyline della città, ma comprende anche la sua teoria architettonica. Palladio ha riscoperto l'antica idea latina secondo cui l'edificio perfetto deve rispondere ai tre criteri di solidità, utilità e bellezza, triade a cui gli architetti si ispirano da secoli. E questi tre principi hanno ispirato anche il nuovo Bauhaus europeo. Per noi il concetto di solidità si traduce in sostenibilità. Palladio riteneva che gli edifici dovessero resistere alla prova del tempo. Gli edifici supereranno tale prova solo se saranno sostenibili", ha spiegato. "Il secondo principio è, nuovamente, la bellezza. Razionalmente comprendiamo la necessità di agire per il clima. Ma gli edifici sostenibili devono parlare anche col linguaggio delle emozioni. Con il nuovo Bauhaus europeo vogliamo dimostrare che anche ciò che è necessario può essere bello. La bellezza deve diventare il nostro alleato nella lotta contro i cambiamenti climatici. In terzo luogo, abbiamo dato una forte connotazione sociale all'idea palladiana di utilità. Bellezza e sostenibilità devono essere economicamente accessibili alle persone di ogni estrazione e alle famiglie di qualsiasi fascia di reddito. Di conseguenza, il terzo principio del nuovo Bauhaus europeo è l'inclusività. Questo perché bellezza e sostenibilità devono essere alla portata di tutti", ha ancora aggiunto la numero uno dell'esecutivo europeo. (ANSA)

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Gianandrea Rorato

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