SIMBOLI NAZIFASCISTI SUL MONUMENDO AI MARTIRI
Maniero: Gesto di inciviltà che denota profonda ignoranza
Conegliano - La lapide divelta e fatta a pezzi, al suo posto simboli nazifascisti realizzati con vernice nera. Sullo stesso muro, poco distante, le scritte “Tito assassino, 10 febbraio giornata delle foibe”.
Questo quello che una pattuglia della locale Polizia Municipale ha scoperto ieri in via Martiri Cecoslovacchi. Ad essere preso di mira l’omonimo monumento, dedicato ai 15 soldati dell’esercito cecoslovacco giustiziati dal Comando austriaco nel 1918 nella piazza d’Armi della caserma Vittorio Emanuele II. Gli agenti della polizia locale hanno trovato la lapide a terra, completamente distrutta e al suo posto le scritte.
Immediato l’avvio di un’indagine da parte dei vigili urbani, per quanto concerne il danneggiamento, ma anche della Polizia vista la chiara matrice politica del gesto. Sconcerto intanto in città: “Un Atto di inciviltà – commenta il sindaco Alberto Maniero -, dettato da una profonda ignoranza e dalla mancanza di rispetto verso la memoria e i valori della nostra Comunità.
Immagine della cerimonia di inagurazione
Auspichiamo che i responsabili del grave gesto vengano individuati al più presto". Poco più di un anno fa l’amministrazione aveva organizzato una commemorazione per i 15 soldati giustiziati durante la Prima Guerra Mondiale. La cerimonia si tenne proprio in via Martiri Cecoslovacchi di fronte al monumento, con un picchetto d'onore composto dai militari del I FOD di Vittorio Veneto e da 40 militari della scuola militare della Repubblica Ceca di Moravska Trcbova. La lapide era stata deposta nel 1991 in una cerimonia ufficiale alla presenza del console cecoslovacco a Venezia, Milan Sebik, del sindaco Flavio Silvestrin e dell’allora vescovo della Diocesi, Eugenio Ravignani. Risale al 1968 l’intitolazione della via ai Martiri Cecoslovacchi.
Milvana Citter