MONTEBELLUNA – Ubriachi e degrado al Parco Manin? L’assessore alle attività produttive Adriano Martignano rispedisce le accuse al mittente. “E’ ora di smetterla col creare la fabbrica delle notizie sul Parco Manin – commenta l’assessore alle attività produttive di Montebelluna, Adriano Martignago, a proposito dei recenti articoli sul degrado del luogo -. Assicuro che Glam Eventi che ha organizzato Montebelluna Summer Festival qualche settimana fa, ha condotto la gestione della festa all’interno del parco in modo ineccepibile, lasciando il luogo perfettamente pulito e i riferimenti (anche fotografici) ai vuoti di bevande alcoliche lasciati nel Parco, essendo tra l’altro più recenti, non sono riconducibili a quella festa. Ricordo che nel corso dei festeggiamenti è stato assicurato un ottimo servizio di vigilanza, in parte garantito dai Carabinieri in congedo, in parte da personale specificatamente messo a disposizione da Glam Eventi. Durante le serate io c’ero e posso testimoniarlo, al contrario di chi invece ha denunciato una situazione di degrado”.

 

“Voglio inoltre precisare – prosegue Martignano - che il regolamento di Polizia Urbana prevede diversi divieti all’interno dei parchi. Questi valgono, come precisato dall’ex comandante Favero in sede di discussione nel Consiglio Comunale, nella gestione ordinaria e quotidiana. Discorso diverso quando invece vengono autorizzate manifestazioni all’interno del Parco per cui possono subentrare delle eccezioni quali, appunto, il consumo di bevande alcoliche o l’installazione di gazebo e altro. Se così non fosse il Parco non potrebbe ospitare non solo manifestazioni come il Summer Festival, ma pure la Festa di Sport, la Fiera degli Uccelli, Palio, e molte altre iniziative promosse durante l’anno”.

 

Fabio Bordignon di Glam Eventi aggiunge: "La manifestazione è stata pensata e realizzata prestando attenzione alla sicurezza dei ragazzi. Sono state adottate tutte le misure per evitare l'abuso dell'alcol e si ricordano a tale proposito la prova con l'alcol test, le locandine di sensibilizzazione ed il prezzo di vendita era più alto rispetto alle altre bevande in modo da scoraggiarne il consumo. Spiace il fatto che manifestazioni realizzate con tutte le tutele possibili vengano prese di mira solamente per polemica politica".