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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Addio a mons. Eugenio Ravignani, vescovo di Vittorio per 13 anni

Si è spento ieri sera

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Addio a mons. Eugenio Ravignani, vescovo di Vittorio per 13 anni

VITTORIO VENETO - Si è spento monsignor Eugenio Ravignani. Ha perso la sua battaglia contro una lunga malattia ieri sera, intorno alle 23. Fu per 13 anni vescovo di Vittorio Veneto: venne eletto nel 1983, per salutare la diocesi di San Tiziano solo nel 1997, diretto nella città di San Giusto. Nato a Pola, nel 1932, si era trasferito nella diocesi di Trieste a soli 14 anni.

 

Trascorse poi un periodo di formazione al liceo classico del seminario di Vittorio Veneto e nel 1955 fu ordinato presbitero. Nella sua vita ricoprì diversi incarichi, come quelli di membro della Commissione Episcopale della CEI per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso, di membro della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università, di vice presidente della Conferenza Episcopale Triveneta e di membro della Commissione episcopale per la Facoltà Teologica del Triveneto con la delega per gli Istituti teologici regionali.

 

“Ravignani è stato il vescovo degli inizi della mia vocazione e del tempo della mia formazione in seminario (dal 1991 al 1996). Ha avuto un ruolo molto importante nei passi che allora ho compiuto – ha scritto sul proprio profilo Facebook don Alessio Magoga, direttore de L’Azione -. Penso al momento in cui presi la decisione, non semplice e non senza fatiche, di entrare nella comunità vocazionale, che a quel tempo si trovava a Premaor di Miane ed aveva (ed ha tuttora) lo scopo di accompagnare i giovani nel discernimento vocazionale: la sua nascita era stata sostenuta da lui, in accordo con il Consiglio Presbiterale di allora. La mia decisione venne anche grazie a dei confronti chiarificatori con lui e fu sempre grazie ad alcuni colloqui con lui che "sbrogliai" alcuni nodi problematici legati a questioni di teologia e alla mia “personale” visione di Chiesa”.

 

“Ravignani resta un uomo fine, sensibile e gentile, che si è donato alla diocesi di Vittorio Veneto con intelligenza e passione, non senza sofferenze – continua Magoga -. Le confidenze di tante persone - e tra queste davvero quelle di molti laici - che in questi ultimi giorni ho potuto raccogliere testimoniano la stima e la gratitudine di cui ha goduto nella nostra diocesi”.

 

Foto: L'Azione

 


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