TREVISO, 20 AGO - Si stendono improvvisamente sulle strisce pedonali costringendo le auto in arrivo a precipitose frenate per non travolgerli: è l'ultima moda dei baby bulli di Pieve di Soligo.

Testimone delle imprese del gruppo di minorenni tra i 12 e i 15 anni, forse extracomunitari, come riporta il Gazzettino, il gestore di un bar che ha assistito alla scena e ha sentito i ripetuti colpi di clacson all'indirizzo dei teppistelli.

I ragazzini scelgono le ore notturne per improvvisare questa sfida sconsiderata con la morte e una strada particolarmente trafficata anche dopo il calar del sole, la Provinciale dei Colli, nota come la Strada del vino bianco.

Così racconta l'episodio il cliente di una pizzeria che fronteggia la strada: "i ragazzini, sprezzanti del pericolo, all'arrivo di ogni vettura saltavano in mezzo alla strada e si sedevano sulle strisce pedonali, guardando in faccia l'imponderabile. Ho visto più di una vettura - aggiunge - frenare e sbandare, rischiando di investire i bambini, che per paura di ritorsioni andavano poi a nascondersi".

A dirsi sconcertato per quanto sta avvenendo  è il sindaco, Giuseppe Nardi. "I miei concittadini - spiega l'esponente della Lega Nord - mi raccontano che soprattutto di sera questi ragazzini di 12, 13 o al massimo 15 anni, sicuramente extracomunitari, si nascondono dietro gli alberi di tiglio della piazza, pronti a buttarsi sulle strisce pedonali appena arriva un'automobile".

Un modo per sfidare la morte contando sul diritto di precedenza dei pedoni, ma forse, ipotizza maliziosamente il sindaco, anche per raggranellare qualche soldo. "A pensar male non si sbaglia - conferma Nardi - non nascondo di aver pensato che lo facciano apposta per costringere poi il conducente, in caso di impatto, a risarcirli".

Oltre ad aver informato i Carabinieri del problema, il sindaco di Farra di Soligo ha aumentato i controlli della Polizia municipale nell'area della piazza, nei cui pressi i ragazzini mettono in scena questa sfida con la sorte. "Non possiamo mettere lì una pattuglia 24 ore su 24 - conclude - speriamo di individuare i genitori di questi sconsiderati per convincerli a far desistere i figli da questo gioco crudele, prima di tutto con se stessi".