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17 settembre 2024

Castelfranco

Castelfranco, la nuova legge europea sull’IA sotto la lente d’ingrandimento: tutti i dubbi sulla norma

L’incontro è organizzato dal M5S per domani, venerdì 3 maggio, con la presenza dell’europarlamentare Sabrina Pignedoli

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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europarlamentare Sabrina Pignedoli

CASTELFRANCO VENETO - Venerdì 3 maggio alle 20,45 nella sala media del Centro 2 Mulini di via Marsala a Castelfranco Veneto il Movimento 5 Stelle organizza un incontro con i cittadini per parlare d’intelligenza artificiale, all’appuntamento prenderà parte l’europarlamentare Sabrina Pignedoli. Lo scorso marzo, infatti, il Parlamento Europeo ha approvato la legge sull'intelligenza artificiale (IA), volta a garantire sicurezza e rispetto dei diritti fondamentali e promuove l'innovazione. Sull’evento Andrea Bambace, già consigliere comunale M5S a Castelfranco Veneto, spiega che è volto a confermare la presenza in città del Movimento approfondendo un tema che ci tocca più da vicino di quanto si pensi e che con la nuova norma europea potrebbe avere ricadute a tutti i livelli.

 

«Il testo dell’Artificial Intelligence Act così come è uscito dai negoziati delle istituzioni europee e approvato oggi dal Parlamento a Strasburgo non ci soddisfa – ha scritto nei social l’europarlamentare Sabrina Pignedoli il 13 marzo, giorno dell’approvazione della nuova norma europea -. Riteniamo importante che ci siano norme a difesa dei cittadini nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale ma, al di là dei trionfalismi per essere stati i primi al mondo a normare su questo settore, il testo che è emerso rischia di essere più dannoso che utile. Le definizioni sono troppo vaghe, la ‘misurabilità’ dell’intelligenza artificiale è una chimera e l’AI Act si sovrappone, in alcune parti, ad altre norme europee, entrando anche in contraddizione con esse. In questo modo diventa molto difficile, soprattutto per le piccole e medie imprese, poter avere un quadro normativo chiaro e semplice su cui basare i propri investimenti e la possibilità di accedere a tecnologie d'intelligenza artificiale».

 

Ma quali sono i rischi secondo l’europarlamentare Sabrina Pignedoli? «Il rischio è che invece di promuovere la diffusione di una intelligenza artificiale sicura, si creino barriere d’entrata aumentando i divari e scoraggiando l’innovazione europea. Con l’aggravante che i fondi previsti dall’Unione europea per l’AI sono residuali rispetto agli investimenti di altri player mondiali. Inoltre la ‘gestione’ e implementazione del testo (per quanto riguarda linee guida, standard, ecc.) è demandata all’AI Office della Commissione Europea, che rischia di essere la porta di ingresso dei ‘suggerimenti’ dei lobbisti. Speriamo di sbagliarci. La fretta con cui si sono svolti i triloghi (pochissimi per una materia tanto importante) per utilizzare il testo come risultato politico di fine legislatura, non ha permesso di risolvere questioni nodali su cui sarebbe stata necessaria una maggiore attenzione».



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