CESSALTO, INCONTRO SULLA SALUTE
Il comitato organizzatore: «Una serata da tutto esaurito»
CESSALTO - Incontro del neo comitato per la salute l'altra sera a Cessalto. Spiegano dal comitato: «Il successo della serata testimoniato dalle quasi 3 ore di dibattito appassionato, per noi, rappresenta un grande incentivo a continuare, anzi a rafforzare, il nostro impegno per una corretta e sana informazione.
Abbiamo invitato tutti, peccato che a parte qualche sindaco, non ci siano state risposte dagli amministratori che avrebbero dovuto essere stati i principali interlocutori della serata. Comunque, nonostante i tempi ridottissimi e gli attacchi a distanza, la sala gremita di persone, oltre a ripagarci di tanta fatica è stata la risposta migliore, fuori da ogni strumentalizzazione».
Durante la serata analizzati alcuni concetti relativi a sostenibilità e salute pubblica.
«E per alzare il livello del dibattito sulla correlazione tra ambiente e patologie. In periodi come questi è necessario mettere mano e fare tesoro degli studi fatti. Di fronte a relazioni di tecnici così preparati e convincenti e a dati inoppugnabili, le spiegazioni e le prospettive emerse hanno fatto molto riflettere tutti presenti.
Alle critiche noi abbiamo risposto coi fatti, perché non c’è più tempo da perdere davanti al progressivo abbassamento della qualità ambientale e sanitaria del nostro territorio».
«Viviamo in una delle 5 zone più inquinate della terra. Le polveri sottili prodotte dalle combustioni sono più piccole dei virus e non esistono filtri per bloccarle: entrano nel torrente circolatorio e da qui possono arrivare in ogni cellula provocando diversi danni. Oltre 8000 decessi all’anno sono dovuti all’inquinamento atmosferico» ha affermato il dott. Mazzucato del CRO di Aviano.
«I bambini sono particolarmente sensibili perché sono organismi in crescita che accumulano tutto e la dose soglia non c’è. E’ solo una convenzione».
«Tra il 2007 e il 2010 - ha ricordato il prof. Tamino – i consumi di energia in Italia sono diminuiti per la crisi. Oggi c’è un surplus energetico. Le nuove centrali hanno solo un effetto speculativo, non reali giustificazioni: infatti stanno in piedi grazie agli incentivi, ai certificati verdi CIP 6 e alle lobby che non vogliono alcun piano energetico.
Spendiamo quasi l’80% delle nostre tasse in salute, per curarci. Se diminuissero gli inquinanti prodotti risparmieremo una finanziaria all’anno. La soluzione? Le rinnovabili senza combustione».
«A Cessalto, sulla centrale è mancato l’ABC della V.I.A. cioè una valutazione ante operam che considerasse il ginepraio di criticità presenti - ha concluso l’ing. Marco Stevanin».
Concludono dal comitato: «Contro la discussa e discutibile centrale turbogas, il presidente di Legambiente Veneto ha annunciato l’avvio di una petizione alla comunità europea. Le nostre osservazioni e la nostra azione per realizzare altri costruttivi momenti di confronto continueranno, perché informarsi con spirito critico è sempre la strada giusta».