"Con Gentilini, Treviso sembrerà vecchia, razzista e chiusa"
Tonella, Manildo e Mauro bocciano la scelta della Lega
| Isabella Loschi |
TREVISO – Dopo l’annuncio della scelta di Giancarlo Gentilini a candidato sindaco della Lega, Giovanni Manildo, candidato sindaco del Pd e dell’assessore Giuseppe Mauro hanno commentato la scelta in diretta dall’emittente Antenna Tre.
Manildo ha sottolineato che avrebbe preferito la sfida con il coetaneo Federico Caner, mentre l’assessore alle Attività Produttive Mauro, non ha nascosto la delusione per la scelta. Pur ritenendo Genty un ottimo Sceriffo, «bisogna guardare al futuro e non al presente e serve un sindaco capace di rapportarsi con l’esterno. Gentilini, se sarà ancora sindaco, vorrà continuare a lavorare con il suo sistema di sempre: quello che dice è legge e gli altri si devono adeguare». L’assessore che non nega di aver avuto qualche scontro con Gentilini nelle riunioni di giunta e lascia trasparire la poca sintonia con il candidato della Lega.
"La Lega ha scelto il suo candidato - commenta Giovanni Tonella, capogruppo del Pd di Treviso - e per questo faccio i miei più cari auguri di in bocca al lupo e di buon lavoro a Giancarlo Gentilini e ai leghisti che saranno in corsa per la prossima campagna elettorale e mi auguro che ci possa essere un confronto serio e trasparente sui temi e sui programmi per la città e non una gara degli annunci - spot che sono le benzina dell'anti politica.
Dalla Lega 2.0 - continua Tonella - che in questi mesi ha fatto del rinnovamento, del ricambio generazionale, del nuovo e dei giovani le sue parole d'ordine mi aspettavo una candidatura diversa, ma lungi da me commentare le decisioni prese in casa d'altri. Io credo solo che oggi Treviso abbia bisogno di un sindaco preparato e che dia uno shock d'innovazione alla città attraverso un'amministrazione seria e incardinata nella sobrietà del linguaggio e dello stile per fare di Treviso una città moderna e piena di energia che rispecchia fino in fondo l'identità dei suoi abitanti."
"Treviso deve guardare al futuro e non ha bisogno di un primo cittadino che si crede un podestà e che dà all'immaginario collettivo nazionale l'idea che la nostra città sia vecchia nel modo di amministrare, razzista, chiusa e miope ai cambiamenti.
“Con Gentilini, Treviso sembrerà vecchia, razzista e chiusa
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"Sono sicuro che Giovanni Manildo che ha circa la metà degli anni di Gentilini saprà aggregare e costruire un programma serio, puntuale e innovativo."