Le parole rivolte alla presidente del consiglio comunale, Isabella Gianelloni, da parte della consigliera comunale Di Gaspero, appartenente al gruppo “Noi Democratici”, finiscono sotto i riflettori.

Ad esprimere piena solidarietà è l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), tramite il presidente della sezione di Conegliano, Omar Lapecia Bis. “Le affermazioni della consigliera comunale Di Gaspero, che minimizza l’importanza di partecipare alle celebrazioni del 25 aprile ci feriscono e indignano profondamente. Soprattutto quando si dice che non va a “timbrare il cartellino”. L’antifascismo per tutti i sinceri democratici è un impegno morale e civico che non può essere ignorato, soprattutto da chi quelle istituzioni si è candidato a rappresentare.

Partecipare alle manifestazioni è un “bisogno” un “sentimento” che non deve essere sentito come un lavoro per il quale si timbra il cartellino. Ringraziamo il sindaco Fabio Chies per le parole di apprezzamento nei nostri confronti. Assicuriamo che la sua partecipazione e collaborazione alle iniziative della nostra associazione è sempre stata autentica e concreta, oltre al mero compimento del dovere istituzionale.

L’ANPI di Conegliano resta ferma nel suo impegno per difendere i valori democratici e antifascisti, e continuerà a promuovere la memoria storica e la lotta contro ogni forma di discriminazione e intolleranza”.

Anche il Partito Democratico di Conegliano, tramite la sua segreteria, si è distaccato dalle parole dell’ex candidata sindaco. “Desidero esprimere la mia perplessità riguardo ad alcune dichiarazioni emerse durante il Consiglio Comunale tenutosi ieri sera – recita la nota del Pd -. È importante sottolineare che tutti i Consiglieri Comunali sono rappresentanti dei cittadini di Conegliano e hanno la responsabilità primaria di agire in nome di tale rappresentanza.

È stato preoccupante e deludente sentire da una Consigliera Comunale, iscritta al Partito Democratico, definire “timbrare il cartellino” la partecipazione alle ricorrenze nazionali. Queste occasioni sono sacre e di primaria importanza per ricordare e onorare le molte vite che sono state sacrificate per garantirci una Repubblica libera da totalitarismi, e minimizzarne l’importanza è un grave disservizio non solo verso la cittadinanza, ma anche verso il nostro partito”.