Cunial e Benedetti: “Apicoltura a rischio, servono misure urgenti”
Le deputate del Gruppo misto in Parlamento Sara Cunial e Silvia Benedetti hanno presentato un’interrogazione parlamentare
TREVISO – “Apicoltura a rischio, servono misure urgenti” titola l’interrogazione parlamentare delle deputate Sara Cunial e Silvia Benedetti del gruppo misto. Oramai le segnalazioni arrivano da ogni parte d’Italia e purtroppo la nostra provincia non fa eccezione. Il maltempo ha messo in difficoltà gli alveari che si sono cibati del poco miele prodotto ma come se quanto non bastasse le morie d’insetti hanno anche un’altra origine come affermano le due deputate: “Abbiamo portato all’attenzione del ministro Centinaio l’annosa questione della moria di api che sta avvenendo in diverse parti d’Italia in seguito a un uso massiccio e scriteriato di pesticidi estremamente dannosi al loro habitat e alla loro vita”.
Nell’interrogazione si legge tra l’altro: “Nell'aprile 2019, nel territorio tra i fiumi Piave e Sile, gli apicoltori hanno denunciato l'utilizzo di diserbanti velenosi che stanno causando una moria di insetti”. Cunial e Benedetti sottolineano in una nota che in Italia i sono oltre 45.000 apicoltori e miliardi di euro derivano dalla sola attività di impollinazione alle coltivazioni a cui si aggiunge il profitto di 22.000 tonnellate annue di produzione di miele. Un trend in continua crescita che dà lavoro a sempre più persone, soprattutto giovani, e che fa dell’Italia un’avanguardia delle pratiche e tecnologie in questo frangente nonché uno dei principali produttori di miele d’eccellenza.
Le deputate quindi sottolineano che: “Senza api perderemmo gran parte della nostra biodiversità, l'accesso a ingenti tipologie di cibo, la vita stessa è a rischio senza il loro lavoro. Avremmo bisogno di azioni concrete e urgenti per favorire politiche agricole sostenibili e idonee a proteggere questo cruciale settore, purtroppo troppo spesso messo in crisi da pratiche scriteriate e anacronistiche. Ci chiediamo dove siano i paladini dell’occupazione, dell’innovazione, del Made in Italy e dei nostri prodotti di qualità. Ma soprattutto ci chiediamo dove siano tutti coloro che dovrebbero mettere la tutela delle persone e dell’ambiente al primo posto e fare del principio di precauzione il faro della loro azione politica”.